Carceri, 44 suicidi da gennaio. Manconi: «È una macchina criminogena»

«Il sistema penitenziario italiano è al collasso, è in stato fallimentare». A dirlo qualche settimana fa era Luigi Manconi, politico, sociologo, presidente dell’associazione “A buon diritto”. Un’intervista che riprendiamo oggi per commentare un dato che nel frattempo è cresciuto: dall’inizio dell’anno sono 44 i suicidi avvenuti in carcere. Statisticamente, ogni tre giorni un detenuto si suicida in carcere, 877 invece i tentati suicidi, entrambi numeri in crescita rispetto all’anno scorso. Ma, al di là delle statistiche, ci sono le persone.

Nelle ultime ore si sono suicidate quattro persone, che si sono tolte la vita nelle carceri di Sassari, Ariano Irpino, Biella, Teramo. Secondo Manconi, «il nostro sistema delle carceri nel suo complesso è diventata una macchina patogena e criminogena, che per un verso riproduce all’infinito crimini e criminali e dall’altro crea depressione, autolesionismo, suicidi». E intanto crescono i reati e vengono inasprite le pene.

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