Sei colpevole!

Fatti processare da Amnesty International, è un’occasione unica. La nuova app laciata dall’organizzazione per i diritti umani gioca con Facebook.

di Q Code Mag

Dopo una prima schermata in cui, scroll down, vengono illustrati alcuni dati e il senso del ‘gioco’, inizia il vero e proprio processo. Bisogna dare il proprio consenso al trattamento di alcuni dati del proprio wall, ma in fondo è Amnesty e anche se vi fosse qualche retropensiero gli ultimi scandfali prism e le denuncie del Guardian ci lasciano impassibili.

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Il pubblico ministero inizia così una serie di interrogatori su argomenti vari con diversi dei tuoi amici, che appaiono a caso, mentre la app recupero informazioni sul tono e il contenuto dei tuoi post, sulle tue attività, sulle fotografie che metti, sull affermazioni di carattere religioso.

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Alla fine sari colpevole. Inutile sperare nella clemenza della Corte. Sarai ‘guilty’, perché nella vastità del globo i diritti umani sono ancora lontani dall’essere garantiti e rispettati.

Un gioco semplice, ma che avvince, una grafica sobria, ma efficace, tempo di attesa discreto, non ci si annoia ad aspettare il pannello per esplorare i risultati. Un’ottima idea, social, graficamente accattivante, che riesce a sensibilizzare e a trasmettere se non proprio una informazione approfondita, lo stimolo per arrivare a essa. Provatela.

http://www.trialbytimeline.org.nz/



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