La Mongolia detiene numerosi record legati al consumo di alcol, tra questi vi è quello della popolazione più alcolizzata del mondo.
di Germana Lavagna
Secondo le informazioni pubblicate dal Centro di Salute Mentale e Narcotici (CMHN) di Ulan Bator, il 22 per cento dei maschi mongoli tra 15 e 65 anni, un quarto della sua popolazione maschile, sono dipendenti dall’alcol. Alcune di queste persone finiscono per perdere il controllo della propria vita in un progressivo deterioramento e degrado delle loro relazioni sociali e delle proprie capacità, fino a perdere tutto quello che hanno, anche le loro famiglie, finendo per vivere in strada. In Mongolia l’inverno, che va da novembre a marzo, ha temperature fisse che si aggirano intorno ai -20 gradi e questa realtà ai limito
Il fotografo basco Mikel Aristregi è andato a Ulan Bator con l’unico obiettivo di scoprire come queste persone senza fissa dimora riescano a fare fronte a condizioni meteorologiche così avverse. Nei sui giri, ha scoperto che il modo con cui riescono a sopravvivere alle gelide temperature invernali è cercare rifugio tra la rete di tubi sotterranei di acqua calda. La loro vita si districa così tra due opposti, il tepore dell’alcol e del mondo sotterraneo e il freddo del mondo sopra le loro teste.
Questo lavoro che è stato premiato con una menzione d’onore al FotoVisura Grant 2013, è visibile al sito mikelaristregi.com
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