L’oggetto e la sua cura

[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2013/06/Schermata-2013-06-20-alle-18.52.52.png[/author_image] [author_info]Claudia Barana. Giornalista freelance, curatrice di progetti partecipativi del territorio, presidente dell’associazione de.de.p design democratico e partecipato www.dedep.org[/author_info] [/author]

Quasi un luogo sacro della modernità, un museo che celebra gli oggetti, le cose e le loro storie. È sia fisico, a Berlino, sia digitale su web.

Su web si scorre il mouse e si cerca e si clicca liberamente: dal vecchio ferro da stiro, alla scatola Pelikan del 1924 in metallo con contorni azzurri e arancio, al celebre Messemännchen, il commesso viaggiatore simbolo e icona di Lipsia dalla testa a forma di mappamondo con sopra un capello, e in una mano la valigetta di chi viaggia per fiere.

Das Museum der Dinge elegge ogni mese un oggetto ad alfiere di un pezzo di storia del Paese. Basta cliccare, questa volta, su ‘Ding des Monats’, l’oggetto del mese, appunto. Una teiera in argento, tamburata, una scatola di metallo per custodire cartine e tabacco, primi Novecento.

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Il museo non è statico e contravviene a quell’accezione del termine ‘museale’, che per cattive pratiche veniva usato, una volta, per qualche cosa di fermo, polveroso e spesso sotto teca. Qui il concetto principale è quello di prendersi cura, un’attenzione amorevole, di oggetti significativi delle evoluzioni sociali.  Si scopre un micro-universo simbolico fatto di piccole cose. Oggetti di design, ma anche anonimi dal forte potere evocativo. Ciascuno con la sua dignità, dalla piccola bambola di plastica all’oggetto più prezioso.

Tutti oggetti che si possono adottare: basta versare una cifra al Museo e il nuovo “genitore”  può comparire nelle pubbliche liste del museo, con una targhetta vera o web. E magari conoscere altri “genitori” e ampliare una cerchia di amatori dell’oggetto. Come il signor Grunbein, che si sta prendendo cura della Lanterna Magica, oppure il signor Thadeusz, che si sta occupando – con tanto di guanti bianchi – di un antico e particolare telefono.

 

www.museumderdinge.de



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