[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2013/06/Schermata-2013-06-20-alle-18.52.52.png[/author_image] [author_info]Claudia Barana. Giornalista freelance, curatrice di progetti partecipativi del territorio, presidente dell’associazione de.de.p design democratico e partecipato www.dedep.org[/author_info] [/author]
Personaggio chiave della progettazione italiana contemporanea, Giulio Iacchetti, è capace di innovare e dare slancio a nuove prospettive del fare design. Stimolare un pensiero identitario, sviluppare collaborazioni. Rispetto e orgoglio per il proprio Paese. Ricordiamo Eureka, Lingotto, Odnom.
Uno dei suoi ultimi progetti è Internoitaliano, una collezione di oggetti felici, nati in una fabbrica diffusa: una rete di laboratori artigiani e aziende che incarnano l’eccellenza della capacità italiana di creare manufatti di altissima qualità. Oggetti felici perché nati da un’azione paritetica di un designer che li ha progettati e di un artigiano che li ha realizzati con passione. Internoitaliano è anche un nuovo sistema di produzione e vendita di oggetti d’arredo che porta il design d’autore e la qualità tecnica di lavorazione sul mercato globale attraverso la distribuzione via web.
Tra gli oggetti, l’ultimo nato è Orte, set di attrezzi per il giardinaggio composto da zappetta, rastrello a 6 denti e paletta. Un oggetto rappresentativo di una potenziale Milano agricola, figlia di Expo 2015.
Un set essenziale realizzato in metallo verniciato, dotato di una base in legno di faggio su cui possono essere innestati gli attrezzi a fine lavoro.
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Giulio Iacchetti inizia con l’idea di progettare utensili in lamiera secondo la logica del “foglio”: un foglio di lamiera è assimilabile ad un foglio di cartoncino e gli utensili da giardinaggio sono realizzati con semplici piegature; il manico è stato aggiunto semplicemente tramite saldatura.
Il nome scelto a denominare questi utensili è un omaggio a Orte, la cittadina laziale, interessata da fenomeni di vulcanismo secondario. In questo caso esiste un’assonanza tra località e funzione d’uso. Ma l’idea è di suggerire un viaggio ideale in un’italia bella e sconosciuta.
Tutti i nomi che denominano gli oggetti di Internoitaliano sono un omaggio a cittadine e paesi appartenenti a un’Italia minore, mai celebrata, ma altrettanto reale e rappresentativa di una soffusa e autentica identità nazionale. Altro tema caro a Giulio Iacchetti.
In questo, come in tutti gli oggetti Internoitaliano, è importante la scelta dell’azienda produttrice, la Lo.Sa. srl di Cornaredo, impresa nata nel 1994 che opera nel campo della piccola carpenteria di precisione. Il suo fondatore, Rosario Ottanà capisce, con il passare degli anni e con la conseguente evoluzione dei macchinari e della domanda, che la capacità di soddisfare il cliente sui piccoli lotti e sulle necessità “particolari” conta di più, nel mercato Italiano, rispetto alla capacità di produrre centinaia di migliaia di pezzi per volta.
Per conoscere meglio il progetto: www.internoitaliano.com