Alla venticinquesima edizione del Festival Internazionale del fotogiornalismo di Perpignan a dominare la scena, come c’era da aspettarsi, è stata la Siria. A vincere l’ambito Visa d’or nella categoria News è stato il lavoro del fotografo Getty Laurent Van Der Stockt, che ha documentato gli scenari siriani dall’autunno del 2012 fino ad oggi.
Ad aggiudicarsi, invece, il Visa d’or Feature Award è stata la giovane fotografa giapponese Noriko Hayashi, che in Kyrgyzistan ha ritratto la cultura del matrimonio ancora fortemente impostata sul rapimento e la sottomissione della donna.
Nella sezione web documentaries, il ritratto forte e commovente di Alma (alma.arte.tv/fr/). La collaudata e onnipresente produzione Arte travolge una trafila di avversari forse non all’altezza delle edizioni precedenti del Festival.
A Perpignan, è stata onorata la carriera di Don McCullin con il Visa d’or lifetime achievment, ma anche il lavoro degli ultimi vent’anni di Joao Silva, con una bellissima retrospettiva al Couvent de Minimes. Gli altri laureati del Visa 2013 raccontano, come sempre, le storie del mondo, a volte mettendo a fuoco l’attualità e l’impellenza della guerra, a volte dedicando anni per descrivere i microcosmi della società.
[soliloquy id="8067"]