Massimiliano Hütschenreuther ha quarantatré anni. Suo figlio Giacomo, otto.
Uno dei due fa il cameriere in una pizzeria, l’altro la terza elementare.
Abitano a sei chilometri di distanza, in due quartieri opposti della stessa città.
Questa è la storia di come stanno diventando grandi insieme, un giovedì dopo l’altro.
Di Enrico Sibilla
“Il Giovedì” è un’opera di finzione letteraria: qualsiasi riferimento a persone ed eventi realmente esistenti è da considerarsi un’incredibile sfortunata coincidenza.
buio, lentissimo
buio, lentissimo
e di nuovo forse ritorno ma sopra la faccia ho come calcato un passamontagna di lana di vetro privo di fori
che non mi
fa
vedere
non
mi fa
sentire
eppure distinguo quelle che mi sembrano sagome vive muoversi sul nero più nere del nero
poi improvvisamente di nuovo tutto si stempera rapido e ancora le sagome si dissolvono al buio
e io cado
all’indietro da fermo
mi sento
come
se
c’è mia madre ragazza che
ricalca cartamodelli di guanti da
una rivista e la radio che passa
sempre quella canzone di
ssandro che da sotto i brufoli dice ascolta questo pezzo è una figata e il pezzo che fa partire nel mangianastri è
…max
2 cc di morfina
parole che arrivano dal fondo di un
sogno che è così vivido che sulla pelle sento fisica la
pressione di mani e di aghi e che invece sono
certo di immaginare perché
sento
pressione
ma
non
sento
dolore
buio, lentissimo
non ho paura perché
io lo so che il buio è solo
assenza di
ma io non voglio andare a scuola da solo accompagnami mamma dai è l’ultima volta poi giuro che
eppure mi arriva una voce così familiare
vibra nell’aria e la sposta è un bocca
che sento che esiste di carne di denti
e mucose c’è al di là del nero degli occhi
la riconosco è simona che chiede
che è successo dottore
la via delle medie si chiamava
non dante ma pascoli
è in quella scuola che ho conosciuto
goethe provò a
dimostrare che nella
teoria dei colori di
newton mancava il
rapporto tra luce e
occhio di chi osserva
il colore e lo fece attraverso la
buio, lentissimo
pressione ma
niente dolore
in mezzo alla strada la carcassa di nuvola era rimasta per tutta la notte e quando mio padre la vide mi mise una mano sugli occhi
ti ammazzerò con queste mie mani maiale
la voce adesso è maschile e
io non l’ho mai conosciuta ma
parla ed è fredda e poi calda e risponde
ha perso più di un litro di sangue
e poi ancora
suo marito ha fratture
articolari
comminute
esposte
scomposte
il sussulto del mio piccolo
culo bambino sul sedile del
cinema all’apparire improvviso
di un essere coperto di stracci
con occhi che sembrano grossi
ditali e mio padre che si alza e va
verso il bagno e inciampa e dice
…max
pressione
pressione
niente dolore
…max
e ancora io cado
all’indietro
buio, lentissimo
lui entra dal fondo del palco ha una giacca nera una camicia bianchissima una dodici corde e sorride e attacca groundcontroltomajortom e io piango radiante perché ero certo che quel momento non l’avrei mai vissuto in tutta la
è sotto
morfina non
può sentirla signora
ma io
cazzo la
sento
e la vedo
lei entra dal fondo della navata ha un vestito bianchissimo tra le mani gardenie e con gli occhi mi dice SonoioSeituSiamonoi e io non respiro perché ero certo che una gioia così non l’avrei mai
valuteremo nelle
prossime ore l’opportunità
di un’am
putazione
come ti chiami maiale
vuoi tu massimiliano prendere
le palpebre bianche di mia
madre che lente scendono
a sigillarle gli occhi per
sempre e io che le stringo
la mano per trattene
buio, lentissimo
sì lo voglio
pressione
ma niente dolore
papà mi tieni la mano ho pau
francesca se è una femmina la chiameremo francesca se è un maschio davide o giaco
ma dottore com’è successo?
buio, lentissimo
cosa cazzo significa voglio separarmi adesso tu mi devi dire se c’è un altro tu devi esser sincera con me perché io ti amo cazzo così tanto che a dirlo mi manca il respiro e poi scusa ma dove cazzo vai anche stasera rispondimi cazzo dove stai and
a pugni signora
suo marito ha
preso a pugni qualcosa
o qualcuno fino a
quasi disintegrarsi la
mano
ecco si è svegliato il bambino cazzo cazzo cazzo tanto adesso ci sto io sveglio a farlo dormire vero perché tanto tu puttana chissà dove vai e con ch
rol sosteneva di aver
scoperto la legge
tremenda che lega il verde
la quinta musicale e il
ma potrà usarla ancora?
no dai dove vai scusami dai ho perso la testa non andare ti prego dai per favore resta con
non possiamo
garantire nemmeno un
recupero parziale
resta
con
noi
buio, lentissimo
mio padre che finalmente
mentre portano via la sua
mamma dentro una scatola
foderata di zinco fa un
urlo che contiene tutto il
dolore della sua vita e
finalmente mi
abbraccia
buio, lentissimo
papà
pap
pa
buio, lentissimo
buio, lentissimo
buio, lentiss
LUCE
prima debole
poi sempre più chiara
luce
luce
luce
il sole in fondo alla valle di pioraco
luce perché ho gli occhi come inchiodati
ma li apro
piano, lentissimo
li apro e sento strapparsi le ciglia incollate o forse sono lacrime secche e ora le sagome sono persone e non sono più nere su nero ma bianche o verdi e una è simona che piange e io sono sdraiato ma non è casa mia non è il mio letto non è il mio pigiama ho una mano fasciata nell’altra ho un ago infilato c’è un tubo che esce e una sacca piena di
…max
ancora
mi sento chiamare
mi sento cadere
pressione
ma niente dolore
i miei occhi che si chiudono
mi sento cadere ma resto
rimango
rimango
rimango
strappo altre ciglia e riapro questi occhi
e vedo Giacomo al bordo del letto
è piccolo
è muto
è vivo
è bellissimo
mi sento cadere come per sempre ma raccolgo tutte le forze e gli dico:
(continua)