È il giorno dello sciopero generale del trasporto pubblico. Occhi puntati alle informazioni on-line, ai treni cancellati, al singhiozzo del servizio.
Uno sciopero è uno sciopero e non si discute. Mentre una parte di umanità si adegua peer tracciare il proprio percorso con un occhio alle paline e ai tabelloni elettronici.
Ore 7 e zero zero, suona la sveglia. 18 Ottobre, giorno dello sciopero generale e tu da Milano devi raggiungere Roma. Panico.
Dal Freccia Rossa, Gabriella Ballarini
Hai letto tutto: comunicati, aggiornamenti, il sito del sito che ti dice che ti manda agli aggiornamenti sugli orari di tutti i trasporti italiani e poi scopri che è un sito di advertising di google (e ti incazzi). Hai il treno alle 10, ma tu esci di casa alle 8, perché alle ottoequarantacinque a Milano si blocca tutto. Troppi numeri. Confusa sali sulla 56 (ancora numeri) e poi sulla metro 2 (numeri).
Fiumana di gente, gente che spinge gente, che prende a parole gente. Poi arrivi trafelata con lo zaino e il roll-up e la borsa con il computer. Guardi il tabellone: ci sono tutti i treni. Anzi no, una sola cancellazione. Respiri, finalmente. Ti siedi sul pavimento, guardare stazione centrale dall’altezza di un nano da giardino ha i suoi vantaggi. SkyTG24 arriva ad intervistare i viaggiatori ferroviari: il suo treno è in orario? Sì. Ha avuto grossi disagi oggi? No. Che brutta questa negazione del dolore! Il signore che lucida i pavimenti con le spazzole rotanti lo rivedi ogni 5 minuti, puntuale come una mannaia e quei 5 metri quadrati splendono come i pavimenti dei palazzi di Lady Oscar. Ti travolgono i clienti della Freccia delle 9.15 per Napoli, non ti vedono, sei fuori portata e poi c’è lo sciopero, non dimenticarlo.
Non puoi non godere della splendida storia che scorre sui mega-schermi, è un amore tormentato quello dei due, ma tutti gli amici di stazione centrale aiutano il povero Romeo a colpire il cuore di Giulietta: un giornale dal sorridente venditore, e non te lo vuoi fare un sorso di Spritz al bar? poi si dimentica il giornale sul bancone del bar, ma solo perché l’anziana commessa del negozio di tendenza ha una giacca in fresco di lana pronta per essere indossata. E lui corre, corre da lei che lo aspetta e ammazza il tempo con suo android. I due si vedono, si abbracciano e si baciano in modo che lei possa conservare il trucco. Milano Centrale è un luogo da vivere, recitano i titoli di coda.
Ti commuovi, ma non ti puoi distrarre, il tuo compito di oggi è disperarti per lo sciopero generale. Il tuo punto d’appoggio sul pavimento è ormai congelato, apri facebook e un’amica insegnante ti dice che sarà a scioperare a Roma, dove è prevista la “rivoluzione”. Ti alzi, sali sul frecciarossa che parte con un minuto di anticipo. Il tuo vicino apre il suo trolley ed estrae un pappagallo, tu lo trovi geniale perché più di una volta hai pensato che cateteri e pappagalli dovrebbero essere conservati più spesso nei trolley, ma non ti puoi distrarre, tra poco arriverai a Roma e finalmente ci sarà lo sciopero generale e nessuno si presenterà all’incontro che devi presenziare, saranno tutti impegnati a fare la rivoluzione ed tu avrai regalato alle ferrovie un decimo dello stipendio di Ottobre.
Ovviamente, come direbbe milanocentrale.it: vissero felici e contenti.