Le truppe del Bloody Sunday accusate di omicidio

Sono passati più di 40 anni, ma una ventina di militari di sua maestà potrebbero essere processati per la carneficina del Bloody Sunday. La notizia viene dal Sunday Times

Q Code Mag

21 ottobre 2013 – Sono in riserva e presto potrebbero essere chiamati a processo per rispondere di quello che accadde il 30 gennaio del 1972 a Derry, quando i paracadustisti britannici uccisero 14 persone in quello che è passato alla storia come una delle giornate più sanguinose e drammatiche del conflitto in Irlanda del Nord.
[blockquote align=”none”]I capi di accusa per i venti militari sono omicidio, tentato omicidio e lesioni. Le indagini sono durate 12 anni e vengono considerate come una pietra miliare della storia giuridica inglese. I risultati ottenuti proverebbero in maniera definitiva che quel giorno i soldati hanno sparato su vittime non armate e soprattutto che molti dei soldati sottoposti a una prima inchiesta avevano mentito per cercare di non essere processati. [/blockquote]

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Il ministero della Difesa, secondo il quotidiano britannico, starebbe reclutando un vero e proprio plotone di avvocati per difendere i militari che orami sono in pensione.

Il 16 giugno del 2010 il premier britannico David Cameron, per la prima volta, aveva presentato le sue scuse alle famiglie delle vittime dicendo che “La repressione di quella manifestazione non era né giustificata, né giustificabile. È stato un errore”. Errore che il premier aveva fatto ricadere non sulla catena di comando, ma sui soldati che avevano perso il controllo.

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