Il nostro collaboratore Max Cignarelli scrive al Comune di Milano, per evidenziare che ci sono problemi da risolvere per chi quotidianmente vuole spostarsi per le vie della sua città ed è handicappato, disabile ( a Max, ricorderete, non piace molto la parola diversamente abile).
Abbiamo inoltrato da tempo questa lettera all’ufficio dell’assessore Maran, restiamo in attesa di un suo cortese cenno di risposta.
angelo miotto
Gentile assessore Maran,
sono un disabile milanese, lei non sa come faccio ancora troppa fatica a muovermi per la città.
I mezzi pubblici accessibili sono ancora troppo pochi, ma accanto a rendere essi accessibili, sarebbe neccessario pensare anche ai disabili in carrozzina come me che non riescono a raggiungere le fermate e non vogliono e non possono dipendere sempre da qualcuno che li accompagna.
Mi trovo costretto a dover prenotare pulmini con pedana che non sempre si trovano, avendo anche corse per istituti e centri diurni, che costano troppo. Una corsa media costa 15 euro andare e 15 tornare e questa è ancora la cifra più bassa. Se devi allontanarti sono dolori: anche solo per fare una visita gli euro diventano 20/25 come niente.
So che il comune dà un piccolo contributo e solo per scuola e lavoro, contributo fisso qualunque sia il prezzo della corsa.
Una ragazza che conosco è andata a vivere in Svezia per lavorare. Lì il pulmino costa come un biglietto del bus. Qui si sarebbe mangiata lo stipendio pagandosi le corse. Quasi mai trovi il lavoro sotto casa.
Anch’io ho rinunciato a lavorare anche per i costi del pulmino. Sarebbe bello esportare il modello Svezia. Non dimentichiamo che Milano è una città europea e che ci sarà Expo. Fa ancora troppo poco per la mobilità dei disabili.
Cordiali saluti.
Max Cignarelli.