Quando sei in difficoltà, chiama gli amici! La strana amicizia tra Berlusconi e Orban
[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2013/12/1482358_10201544698914098_328256574_n.jpg[/author_image] [author_info]di Alessandro Grimaldi, da Budapest. Scrivo e mi appassiono qui, a Budapest, perchè da 150 anni è il posto dove in Europa ci si annoia meno. Tiene il blog Live in Budapest [/author_info] [/author]
“Un amico è una persona che conosce tutti i tuoi difetti e comunque ti è amico” (proverbio?)
“E se vuoi un amico, prendi un cane” (Gordon Gekko in Wall Street di Oliver Stone, 1987)
17 dicembre 2013 – Appena tornato dall’Italia con un po’ di pensieri ma sereno, perché la vita è adesso e con i primi peli bianchi che si insinuano nella mia barba e mi fan capire perché tra i 35 e i 50 anni in pochi se la lasciano crescere. All’incrocio delle metro c’è una famiglia di turisti italiani disperati che cercano di districarsi davanti alla mappa fin troppo particolareggiata dietro il vetro. Venite vi accompagno, faccio la stessa strada. Bene, si, io vivo qua. Sorrido. Perché mi piace. So anche dirvi qualcosa in ungherese, Si ride. Eccomi qua, un italiano in Ungheria, da soli 9 anni. Si, ho anche degli amici.
Esco dalla metro, son solo le 6 di pomeriggio, ma le strade sembrano fredde e buie, almeno a me. All’angolo con la Kiraly utca mi imbatto in Stanley, il mio amico inglese. Tutti abbiam bisogno di amici, anche in Ungheria (l’ungherese usa haver, una parola ebraica per dire sodale, compare, amicone). Stanley non ha la barba. Mi fa: “Ma allora Berlusconi si candida in Ungheria?”. Sono appena arrivato e ancora non ho avuto accesso ai media, così a casa, dopo aver rimesso in posizione verticale la levetta del gas mi vado a informare…
Nel lontano 2006, quando il premier socialista (liberista) Gyurcsany era in cattive acque e ne parlavano con me qualcuno suggeriva: ”Gyurcsany è come il vostro Berlusconi”: ricchissimi, liberisti e odiati da metà paese… Si sbagliavano, Berlusconi ha un grande amico, un vero haver in Ungheria, un primo ministro, ma il suo nome è Viktor, Orban Viktor… e ora che Orban è un po’ più famoso lo sanno tutti…
In Italia si è un po’ più parlato dell’altra candidatura bulgara di Silvio, e allora cerco con gli occhi curiosi sulla stampa ungherese, ma non ci trovo molto, su tutti i siti solo qualche linea dall’MTI, l’Ansa ungherese, talmente neutra da fare invidia agli anglosassoni. Giusto Index.hu ci aggiunge una presunta dichiarazione di un ministro: “La notizia non ci risulta, ma è divertente”. Ma almeno ci si può divertire con i commenti agli articoli, che ormai il popolo è sovrano e la democrazia rappresentativa in crisi…
Le foto dei due insieme son fantastiche e leggo: “Son proprio uguali, belli pasciuti” (cowboygirl, Blikk), e “Sono come due uova, e non solo per l’aspetto fisico”. (csacsogo, Blikk) forse solo 30 anni di differenza come padre e figlio (Sanpietro, Mandiner), ma, si sa, nelle foto un po’ ci si assomiglia, persino nell’altezza: Orban, il nano di Csut, (Taylor, Nèpszava), proprio come il nostro nano di Arcore, Silvio se la sceglie alla sua altezza.
Poi il calcio: “Io difendo il mio amico Silvio. A condizione che venga all’inaugurazione dello stadio” (elementounità.Mandimer). Orban ha giocato fino a una bella età nella squadra locale di 1.a categoria, ogni tanto compare a fianco di Platini in una finale europea e ora sta facendo costruire un megastadio nella sua città natale Felcsut (immaginate lo Juventus stadium a Arcore), dove da un po’ ha sede il centro federale.
Ma è un po’ poco, e allora sotto finalmente con viva l’amicizia mafiosa italoungherese, o i due stanno benissimo nella foto, gli manca solo il vestito a strisce. Silvio è perfetto per il partito mafioso di Orban (Mandiner), Fidesz (il partito di Orban, n.d.r.)lo aspetta a braccia aperte: è bravo in tutto, sa rubare, mentire e andare a puttane, è corretto e straricco. Fidesz in un anno gli prenderà tutti i soldi..” (Mandiner)
Ma questa è solo demagogia e facili illazioni, come è possibile paragonare un condannato per via definitiva a Orban solo perché è suo amico, mica gli amici te li scegli tu… E poi Orban è proprio sfortunato, una volta che ha vinto con più dei due terzi del parlamento, ha vinto all’ungherese, chi vince prende tutto, la politica qui è noi contro di voi, posti, favori e leggi son tutti per i suoi amici e leali alleati. Non fa una grinza, ma poi ti dicono che questa è mafia. Napolitano aveva capito tutto sull’Ungheria già 50 anni fa…
Tutto cominciò quando cadde il muro di Berlino e il pentapartito. Il piccolo Orban era un ragazzo (bassino) e intelligente e appassionato di politica o forse no, ma aveva capito che col comunismo agli sgoccioli ci sarebbe stato bisogno, oltre che di ingegneri, di laureati in legge in parlamento, preferibilmente sotto i 25 anni nn compromessi col regime, per ricostruire un paese. Era un ragazzo bravo e diligente (aggettivo molto amato qui in Ungheria) e sarebbe stato un’eccellenza se si fosse applicato anche in ogni campo della vita, migliorarsi sempre, non sentirsi arrivati, seguire e imparare da chi è meglio di noi e carpirne i segreti.
Ecco allora che il mio amico Carlo mentre passa l’aspirapolvere nel lontano 2005 sente alla TV magiara in italiano: Forza Ungheria, si gira e c’è Silvio che ripete lo slogan di Fidesz, allora come oggi, “Hajrà Magyarorszàg!” Forza Ungheria, che suona un po’ strano qui, perché allo stadio si grida “Hajrà magyarok” (forza ungheresi, che volete, differenze culturali).. Uno slogan da stadio è essenziale. Ed ecco poi modellare un partito fortemente accentrato, 2-3 fedelissimi, un Confalonieri e uno stalliere (siciliano) magiari amici d’infanzia e niente più, che se provi a far crescere un rampollo, magari ti tradisce e fonda il nuovocentrodestra magiaro. E così resti al comando perché sei il migliore, anche se perdi e anche se perdi due volte di seguito, perché il partito sei tu.
Ed è un bel partito: moderno, flessiible, nazionale, nazionalpopolare, le ideologie sono morte o basta attaccarle agli altri per attaccarli.. parlare contro i comunisti funziona sempre sotto la bandiera biancarossa e verde. Siamo di destra perché quelli sono i nostri valori, prima eravamo liberali e ora siamo di tutti: delle scuole cattoliche, di chi non simpatizza per rom, ebrei e altre minoranze di minorati e anche per i barboni che ci rovistano nella spazzatura e di tutti quelli che han finalmente capito che il male assoluto sono le banche, le multinazionali e l’Europa che ci fa ciao, ma anche di quelli di sinistra con i salari minimi più alti e le nazionalizzazioni di industria ed energia.
Dove però ha colto in pieno il genio di Silvio è nella semplicità. Certo i programmi ci sono stati e programmi e le risposte ci sono e son sempre al posto giusto, ma Orban, che sa parlare alla gente, deve aver sicuramente ammirato la grande rimonta di Berlusca in campagna elettorale fondata su una parolina di 3 lettere, IMU, e ora, a tre mesi dalle elezioni, se uno va su uno dei siti ministeriali si trova prima che tutto inizi un banner a tutta pagina che nn puoi non leggere e saltare, tipo i banner delle agenzie di scommesse sul sito del Nemzeti Sport (sport nazionale, la gazzetta dello sport magiara, www.nso.hu). I banner ministeriali hanno una bella freccia e la scritta “l’Ungheria lo fa meglio” e sotto semplicemente la parola magica rezsicsokkentes la riduzione delle bollette, 20% in meno. Meno male che Viktor c’è.
Una piccola differenza c’è però, a ben guardare. Berlusconi è bravo a farsi votare, è uno che si diverte, ma nn è un politico. Orban invece si. Aveva da solo i 2/3 del parlamento ma ha lavorato tanto assai, rivoltando il paese come un calzino e prendendo decisioni rischiose. un nuovo Ataturk o magari tutte sbagliate, oltre che illiberali (ma qui liberale vuol dire comunista), ma ha fatto tanto e questo è un dato di fatto. anche Hitler, Martin Luther King e Arrigo Sacchi lavoravano molto. Anche Silvio lavora sempre, ma, non per il paese.