La musica della settimana – 1

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Nell’enorme flusso di informazioni che ci investono ogni giorno, le parole sono importanti, e le notizie pure.
Per fare ordine in questo magma continuo, ogni settimana Q Code Mag selezionerà sette storie per fare un po’ di ordine, per riassumere i momenti che meritano più di altri. Per fare il punto.
E visto che la musica è il veicolo migliore, ognuna di queste sarà accompagnata da una canzone che la rappresenta, che ne descrive l’essenza.
Per fare ordine, per essere ricordata. Per mettere un punto e andare a capo.[/note]
[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2013/12/IMG_1659.jpeg[/author_image] [author_info]a cura di Alessandro Tibaldeschi. Ultra trentenne pentito, giornalista musicale, speaker radiofonico in pensione, dopo una carriera iniziata a diciassette anni e finita per sopraggiunta paternità. Padre di una bellissima bambina e compagno innamorato. Amante del gelato e della birra artigianale, tifoso della Pro Vercelli, si sveglia ogni mattina con qualche canzone strampalata nelle orecchie. Non canta sotto la doccia, ma non si tira indietro su quelle di Peppa Pig e dello Zecchino d’Oro per dovere familiare. QCode gli ha dato l’arduo compito di commentare in musica le notizie della settimana. Riusciranno i nostri eroi?[/author_info] [/author]
dal 12 al 19 dicembre 2013
Sting – Russians

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Atmosfere cupe che parlano di Guerra Fredda, che oggi si è trasformata in lotta in Ucraina, divisa come molte repubbliche ex sovietiche tra interessi economici con l’Occidente e necessità degli abitanti: Ucraina, terra di mezzo, di Marco Zecchinato

 

Clash – Police on my back

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Il titolo dice tutto. La canzone parla del clima di tensione sociale degli anni 70, che rischiano di tornare ora con la crisi economica: Forconi. Timori, analisi – di Angelo Miotto
Ivano Fossati – Mio fratello che guardi il mondo

[sz-youtube url=”http://www.youtube.com/watch?v=zIm2ZBPFJ84″ /]

“Se c’è una strada sotto il mare / prima o poi ci troverà”: lo speciale di Q Code Mag sulla Carta di Lampedusa, a cura di Giulia Bondi

 

Cccp – Punk Islam

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Come per i Clash, il prodotto delle divisioni e delle tensioni è il punk, inteso come sovvertimento delle regole e caos: parte il progetto Shi’at Alì, a cura di Christian Elia

Domenico Modugno – Malarazza
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“Pigghia lu bastuni e tira fora li denti”, canzone popolare ripresa da uno dei più raffinati autori popolari per descrivere la descrizione di costrizione dei lavoratori della terra negli anni 50. La vittoria dei braccianti in Calabria contro i loro sfruttatori:  da Melting Pot: Vittoria contro gli schiavisti, da MeltingPot
Asian Dub Foundation – New way new life
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Gruppo di ragazzi nati in Inghilterra da immigrati indiani, che uniscono tradizione e musica elettronica per raccontare l’incrocio di culture che rappresentano. Polvere dall’India, di Alessandro Ingaria
The Specials – Nelson Mandela

[sz-youtube url=”http://www.youtube.com/watch?v=AgcTvoWjZJU” /]

Per non cadere nella scontentezza dei Simple Minds, un pezzo di un gruppo ska inglese degli anni 70-80, che descrive quello che Mandela – all’epoca in carcere – rappresentava per tutti i ragazzi di colore discriminati e senza un vero posto nel mondo. Il posto, per molti, era quella cella a Robben Island. Invictus Madiba, dal Google Cultural Institute



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