La colonna destra dei siti mainstream italiani è il trionfo dei click e la morte del contenuto in rete. Dai castori che ballano alle anatomie dei corpi esibiti in finti servizi rubati.
Q Code Mag affronta la sonnolenza postprandiale che caratterizza alcune date clou di queste feste, o il senso dilatato delle giornate natalizie e di inizio anno, con una carrellata di consigli fra lettura, video, cinema, facezie o spunti per svuotare la scatola cranica. O riempirla di contenuti di quel bellissimo concetto dei nostri avi, che veneravano l’otium come occasione di crescita personale.
di Alessandra Puigserver
UN LIBRO
29 dicembre 2013 – “Amate l’architettura. L’architettura è un cristallo” scritto da Gio Ponti e oggi disponibile in un’edizione Rizzoli fedele alla prima uscita nel 1957 per i tipi della CUSL, è un libro da tenere in vista, da riscoprire ogni volta, da aprire a caso per far nascere, infinite volte, lo stupore che si prova di fronte un piccolo tesoro.
Queste le prime parole dell’introduzione scritta da Ponti stesso:
questo libro è per gli amanti dell’architettura e per gli spasimanti della civiltà
per chi sogna architettura, per chi sogna civiltà (è un sogno?)
non un libro sull’architettura ma per l’architettura
questo libro non è architettato; è una collezione di idee, piuttosto che un coordinamento di idee: coordinatele secondo una vostra scelta: servirà meglio, vi diverrà personale
magari leggerlo ad apertura di pagina
questo libro è stato fatto come si dipinge: a riprese, a ritocchi, a particolari
un libro così non lo si finisce mai: continua: è autobiografia; lo si licenzia non finito: ogni riedizione rifarlo
questo libro è in parte scritto per aforismi: desiderio di isolare i pensieri e scriverli brevemente
non per dettare legge, semmai per eccitare alla contraddizione: perché un libro è un colloquio, non un soliloquio: solo nella follia parliamo da soli
UN FILM
“Wall-E”, film di animazione di Andrew Stanton (Pixar) del 2008.
Non avrei mai pensato di trovare tanta bellezza, di commuovermi così profondamente di fronte a una conversazione fatta unicamente di suoni tra un robot e una blatta.
La prima parte del film è ambientata in una terra disabitata, completamente ricoperta di rifiuti, dove un piccolo ammasso di ferraglia, per l’appunto Wall-E – Waste Allocation Load Lifter Earth Class – svolge il compito per il quale era stato programmato: compattare rifiuti.
Si rimane incollati allo schermo osservandolo mentre esplora un paesaggio desolante, ma allo stesso tempo affascinante, risultato della decadenza delle società dei consumi: solo oggetti, rotti, arrugginiti, ormai privi del loro significato e incapaci di essere utili.
Nessun essere vivente, né piante, né animali, a eccezione di una piccola blatta.
Testimonianza dell’uomo sono unicamente i rifiuti e la visione del film “Hello Dolly” che Wall-E, ogni sera, vede attraverso un vhs, imparando cos’è l’amore. Che troverà.
UNA CANZONE
“What else is there” dei Royksopp (2005)
Una canzone da ascoltare guardando.
Il mio consiglio è di scoprire questo gruppo norvegese ascoltando in modo casuale ciò che una ricerca sul web propone, ritagliandosi un po’ di tempo per lasciarsi avvolgere.