Un concorso di idee per proteggere la Cascata del Gorello dall’incuria e dall’abbandono. Saturnia all’opera vuole essere un esempio di paesaggio produttore di Cultura.
di Alessandro Ingaria
20 gennaio 2014 – L’arte è il più grande tentativo che l’uomo abbia prodotto per avvicinarsi all’utopia. L’arte serve a disgregare l’immaginario che i detentori del potere vogliono imporre. E’ facile caricare l’arte di tutta questa responsabilità. Meno sognatrice e più concreta è invece la Convenzione Europea del Paesaggio: “Nel momento in cui una comunità ha consapevolezza di un paesaggio come di un proprio principio culturale, deve tutelarlo, gestirlo, valorizzarlo, inventarlo se necessario.”
Paesaggi Anticipati gioca ancora al rialzo, focalizzando l’attenzione al tema della Cultura e della tutela del patrimonio naturalistico. In tempi recenti ha candidato Grosseto e la Maremma a Capitale Europea della Cultura 2019. Si trattò dell’unica candidatura proposta da privati cittadini, senza ricorrere ad onerosi consulenti, a differenza delle pubbliche amministrazioni di altre città candidate. In questi giorni, tra l’altro, su iniziativa di alcuni parlamentari, è in valutazione la possibilità di svolgere eventi in tutte le città candidate. Questa novità ha riportando l’attenzione sul progetto indipendente della Maremma, in prima battuta superficialmente accantonato dalle amministrazioni grossetane, in quanto nato al di fuori dei patti politici che volevano Siena unica candidata della Toscana.
Ora l’obiettivo di Paesaggi Anticipati è salvare la cascata del Gorello, facente parte del complesso termale di Saturnia. Conosciute sin dal tempo degli Etruschi, le risorgenze si sarebbero formate nel punto in cui cadde sulla terra un fulmine che Giove scagliò contro Saturno durante un violento litigio.
Famose in tutto il mondo, le cascate naturali sono abbandonate al degrado: sporcizia, detriti, assenza di servizi igienici e tanta incuria. Il progetto nasce con l’intento di proteggere, sviluppare e promuovere un’area di capitale importanza per l’intera comunità. Da ciò la volontà di intraprendere un’azione civile di confronto e sensibilizzazione per preservare la magia e la bellezza, restituendo dignità ad un luogo simbolo dell’intero comparto paesaggistico e umano.
Il progetto prevede la realizzazione di un concorso internazionale di idee rivolto a tutte le discipline artistiche, al fine di generare una visione architettonica e ideale, fruibile e consapevole dell’area. Lo scopo è confrontare gli sguardi e scambiare esperienze in un’ottica filosofica eco-etica. La cura del paesaggio non è solo salvaguardia e gestione, ma è anche nuova progettazione. Come raccontano i promotori, se guardiamo al passato senza una speranza per il presente, pensando alla sola conservazione, sarà molto difficile capire come i nostri antenati abbiano potuto progettare le meraviglie che oggi ci circondano.
Le acque termali, tanto care agli etruschi, sono struttura simbolica e narrativa del paesaggio. Devono perciò avere la giusta protezione e sperimentare nuove contaminazioni nel rapporto tra arte, economia ed educazione. Il concorso prevederà l’ospitalità in loco dei partecipanti, per poter analizzare e studiare il sito. L’obiettivo sarà individuare, indicare e interagire con le diverse discipline. L’atto successivo al concorso sarà la produzione di un catalogo mirante a promuovere un symposium internazionale sui paesaggi produttori di cultura, nonché la ricerca di fondi per la messa in pratica delle idee. Gli elaborati richiesti per il bando saranno divisi in tre sezioni: percezione, visione, orizzonti. I progetti dovranno stimolare i sensi, in una prospettiva di creazione di un’opera responsabile verso una natura culturalmente vivente e in continuo movimento.
Tra gli altri, Paesaggi Anticipati si ispira a Gastone Novelli, pittore che scelse di vivere parte della sua vita in una casa vicina alla cascata del Gorello. Un chiaro esempio di un’artista sensibile alla bellezza degli spazi non compresi dagli indigeni. L’opera di Novelli è caratterizzata da segni, lettere, segmenti, crittografie, geroglifici e punteggiature. Atomi linguistici che si trovano sulle pareti degli edifici degradati e che portano le tracce del trascorrere del tempo e della storia: grandi lavagne che accolgono le espressioni dell’umanità. Un’assimilazione dello spazio ai segni, quali memorie delle preesistenze vitali e anticipazione della scrittura. L’arte ritrova la radice del linguaggio: “Nei tempi antichissimi, quando scrittura e disegno coincidevano, la linea era l’elemento primo”. Gastone Novelli nel 1968 venne invitato a esporre alla Biennale di Venezia. Il giorno dell’inaugurazione decise di chiudere la sala a lui dedicata, in segno di protesta contro la presenza della polizia nei giardini della Biennale. Dopo aver voltato tutte le opere verso il muro sul retro di una tela scrisse: “La Biennale è fascista”.
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L’obiettivo principale del concorso di idee “Saturnia all’Opera” sarà quello di individuare, ospitare e stabilire uno o più interventi artistico-culturali di alto livello, con l’obiettivo di rinnovarsi continuamente. Un percorso paesaggistico-umano con l’Europa dentro. Il fine di Paesaggi anticipati è quello di assegnare premi per circa cinquantamila euro a vincitori e partecipanti, impegnando soggetti privati che intervengono laddove l’amministrazione pubblica procede con burocratica lentezza. Forse l’iniziativa placherà l’ira di Saturno, che prima o poi tornerà per verificare lo stato di conservazione di questo immenso dono naturale concesso all’uomo.