Molte critiche, alcune manichee, ma un dato di fatto: Salone Fuori Salone portano energia e creatività. Semmai la domanda è cosa resta dopo. Quest’anno segni lisci e materiali caldi

 

testo e foto di Claudia Barana

 

 

11 aprile 2014 – Andare in giro per Salone e Fuorisalone è un fatto stimolante per la creatività e per il gusto. Ci sono le grandi aziende, i designer, gli architetti e anche gli artisti. Suoni che si mischiano. Si mescola tutto in una grande mostra per le vie e i palazzi di Milano. C’è poi chi lo frequenta solo per ricevere gadget o per bere qualche birra o drink gratis. Ma al di là di alcune critiche, spesso di maniera, sono convinta che dia molta energia alla città.
Più di tutto, a me piace andare al Salone Satellite dove giovani provenienti da più di 30 Paesi diversi espongono le loro ricerche e proposte. In quei box e stand che si susseguono, vedi susseguirsi le tendenze, le forze e tante idee. Marva Griffin, ideatrice e curatrice del Satellite ha iniziato questo percorso nel 1998 e ha fatto subito scuola.

Mette i giovani in contatto con le aziende, li premia con Salone Satellite Award e stimola un salutare confronto. Interessante anche la relazione con gli artigiani iniziata nel 2013: ogni anni sono presenti 4 stand di artigiani professionisti che portano in mostra le loro esperienze e conoscenze. Quest’anno si lavora il tessuto, il cuoio, la ceramica e la tecnologia.

Nel corso degli anni, ho visto giovani designer sempre più organizzati con cartelle stampa perfette, ma ho anche visto venire meno la vivacità e la complicità tra di loro.

Nel corso di questi anni, nel mondo, è venuta ad aumentare la tecnologia e la crisi economica e culturale. Quest’anno la parola chiave per me è “pulizia”, segni lisci, ma realizzati con materiali caldi come il legno e il tessuto. E la luce che gioca con le forature e le trasparenze delle porcellane. Un design ad impatto leggero? C’è sottrazione di materia in un mercato saturo di merci. Per me un segnale, una reazione a un mondo saturo che sente il bisogno di alleggerirsi.

 

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