Mondopasta, ricette per nuove direzioni di ricerca

Oggi l’appuntamento con il #Salone2014 è con Mondopasta e le ricette per sviluppare nuove direzioni di ricerca. Ecco gli ingredienti

 

di Claudia Barana

 

– prendete 7 designer italiani promettenti e tutto pepe

– uniteli insieme a polvere di fabbricazione digitale e anlogica

in un contenitore dedicato all’autoproduzione

– amalgamate per bene fino a ottenere un composto dalla giusta

consistenza culturale e sperimentale

– ottenuta la nuova MONDOPASTA, conditela con innovazione,

e aggiungete ironia a piacere.

Buon appetito!

 

Il 2015 è alle porte e ovunque fioriscono tavole, piatti, orti, ma la ricetta che propone Mondopasta, mostra a cura di Stefano Maffei, attira fortemente l’attenzione. Si parte da un sillogismo molto efficace:

Italia vuole dire pasta.

Pasta vuol dire tradizione.

Tradizione vuole dire stereotipo.

Stereotipo vuole dire vecchio.

Quindi, Italia vuole dire vecchio? A questa conclusione, Mondopasta propone un cambio di prospettiva che dica basta alla tradizione vista come conservazione. Da un calcio alla parola crisi attraverso una visione contemporanea su questo caposaldo dell’identità italiana che integra allo stesso tempo memoria e ricerca. Mondopasta si erge a paladino di una nuova ricerca che non vuole più saperne di spaghettibolognese e di cofanadimaccheroni, costruendo invece nuovi concept che usino ironia,sapienza e gusto per trasformare la pasta in una nuova esperienza di processo, di prodotto e di senso. E, finalmente, dare al Belpaese un’identità più giovane.

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7 sperimentazioni che si dividono in macchinari e in nuove paste.
Tutto è fortemente sperimentale e allo stesso tempo ironico e i risultati finali lo testimoniano, siano essi l’artefatto-pasta stesso o i tool/macchine per la sua preparazione o lavorazione. Ci sono i Croxetti liguri, un anuova tipologia di pasta che offre due macronutrienti: carboidrati e proteine. L’apporto proteico, assente nella pasta tradizionale, è fornito da un ingrediente inedito: la farina di grillo.La Bipasta, progetto di Brian Sironi + Giulia Tacchini, ha la forma dei croxetti, pasta tipica della cucina ligure, ed è stampata con un timbro creato in prototipazione rapida, che permette di produrre 3 pezzi alla volta. L’utilizzo della farina di grillo, oltre a essere più sostenibile, avvicina la cultura italiana della pasta ad altre culture alimentari: la Bipasta è un alimento sincretico che riunisce diversi macronutrienti e differenti codici, sintetizzati nel simbolo “spigagrillo”.

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NIGREDO

 

C’è poi  NIGREDO o “opera al nero”, la pasta tatuata che parte dal presupposto che gli italiani sentano questo alimento come una seconda pelle; i due progettisti di Tecnificio (Patrizia Bolzan + Marcello Pirovano) hanno unito il cibo, la grafica e la stampa 3D, e hackerando una tattoo machine professionale, hanno tatuato il loro piatto di lasagne.
Il progetto di Massimiliano Adami, in collaborazione con  Francesco Tarantino, indaga la percezione tattile del gusto con STRACOTTOALDENTE: uno spaghetto in cui si alternano spessori differenti per ottenere, a seguito di una cottura standard, gradi di cottura differenti e sollecitare i sensi del palato.

 

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ZAG

ZAG, progetto di Alessandro Stabile è un set di rotelle stampate in 3D (FABLAB MILANO) con manico manico in legno di faggio (SLOW/D). NONNABOT di Francesco Bombardi e Marcello Ligabue, introduce nel mondo delle macchine per la preparazione-trasformazione della pasta nuovi immaginari legati alla fabbricazione digitale e alle sue potenzialità di personalizzazione e autoproduzione. Nonna-bot nasce da una azione di hackeraggio di una stampante 3D Sharebot NG: al posto dell’estrusore si inserisce una lama per tagliare la sfoglia, in grado di interfacciarsi ad un tablet, smartphone o computer e fungere da “fresa per la pasta” o plotter da taglio. Con nonna-bot la preparazione diventa esperienza, migliora l’approccio creativo, genera nuove idee e forme, è personalizzata su misura e riscatta l’immaginario e il piacere della preparazione. Nonna-bot è un utensile che vuole emozionare come i vecchi utensili casalinghi della nonna. Con la nonna-bot si può disegnare e tagliare in modo elementare qualsiasi forma di pasta e personalizzarsi ogni boccone.

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DR.K

LA COLLEZIONE DEL DR.K, una serie di 3 robot di alto artigianato realizzati in materiali vari  e progettati da Claudio Larcher. La sua riflessione parte dagli anni cinquanta quando le cucine degli italiani si sono riempite di tecnologia e macchinari elettrici. Da allora tutte queste macchine sembrano imprescindibili: dal semplice frullatore, alla macchina per il pane, alla vaporiera, alla macchina per la pasta, per il caffè fino ad arrivare a dei veri e propri robot da cucina che svolgono tutte le fasi della preparazione dei cibi. Il progetto dei robot da pasta della collezione del Dott. K, è una riflessione su questi strumenti tecnologici per fare la pasta: molte volte la tecnologia riesce a complicare anche i processi più semplici. Così i tre macchinari (Fase 1, Fase2 e Fase 3) pur avendo un’estetica un po’ da robot anni cinquanta non sono altro che finte macchine da cucina che contengono i semplicissimi e universali strumenti per fare la pasta. Fase 1: macchinario che contiene il mattarello per stendere la pasta; Fase 2: macchinario porta rullo taglia pasta e graticola; Fase 3: macchinario per stendere ad asciugare la pasta.

UNCUT progettata da Francesca Lanzavecchia e Hunn Wai si ispira alla scena di dineyana memoria: lo spaghetto condiviso da Lilly e il Vagabondo, uno spaghetto lungo, non tagliato appunto.

Lo spazio Subalterno1 che ospita l’esposizione, dimostra ancora una volta la sua missione di sostenere l’autoproduzione. Il  luogo dove si rende visibile il discorso sull’autoproduzione italiana. È uno spazio dove mostrare, raccontare e distribuire i designer autoproduttori e i loro oggetti. È una reale vetrina su strada che parla a chi transita nel quartiere Lambrate. È una iniziativa gestita direttamente, autoprodotta in maniera condivisa da chi partecipa al progetto. Ad accompagnare l’esposizione, il racconto fotografico di Federico Villa che utilizza la Polaroid per sviluppare le impressioni d’interni che dipingono i protagonisti di MONDOPASTA nelle loro abitazioni, mentre preparano o si apprestano a consumare il loro pasto quotidiano: la pasta.

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Per capire chi sono i partner di Subalterno1:

FABLAB MILANO / fablabmilano.it
FabLab Milano è un luogo dove progettare e sviluppare la propria creatività. Un luogo dove le macchine e i cervelli si fondono per dare vita ad un nuovo mondo. Stampanti 3d, Arduino, laser cutter, frese numeriche e molto altro ancora vi porteranno nel futuro. Con noi potrai seguire corsi,conferenze, workshop o soltanto venire a curiosare questo incredibile mondo. FabLab Milano. Fare le idee.

SLOW/D / slowd.it
Slowd è una piattaforma che realizza il vero Design a Chilometro Zero, creando una fabbrica diffusa mediante il talento dei designer emergenti e la qualità delle imprese artigiane, uno strumento che rende possibile monetizzare i progetti, allargare il business delle PMI e di portare al cliente finale un prodotto altamente innovativo, sostenibile e accessibile. Nata nel 2011, da un’idea di Andrea Cattabriga e Sebastiano Longaretti, Slowd è l’idea di business che combina i bisogni del designer emergente e della domanda di prodotti di qualità ad un prezzo accessibile per l’utente finale, usando il concetto chiave di “fabbrica diffusa”, un network di imprese artigiane di qualità attivabile in ogni momento, ovunque nel mondo.

TECNIFICIO / tecnificio.com
Fondato nel 2011 da Patrizia Bolzan e Marcello Pirovano – entrambi industrial designer – Tecnificio è una “maker facility”: una realtà dove attraverso l’autoproduzione vengono sviluppati in piccole serie dei progetti interdisciplinari. La sintesi progettuale avviene tramite strumenti analogici e macchine digitali per la microscala, come stampanti 3D open-source e laser cutter. L’attività di Tecnificio esplora varie aree, dall’identità coordinata al design del sistema prodotto; queste operazioni prevedono la collaborazione con attori provenienti dal mondo maker e da quello delle artigianalità. Nel 2012 è stato selezionato per rappresentare uno dei 10 Nuovi Italians Crescono di Telecom Italia, e nel 2013 gli è stato assegnato il premio Città Impresa insieme a 1000 talenti under-35 delle Venezie. Tecnificio collabora con Subalterno1 e ha partecipato a numerosi eventi: OpenDesignItalia2012, ZonaVenturaLambrate 2012-2013, Fuorisalone 2013, European MakerFaire Roma, The Others Art Faire Torino, Green Week 2014 (MUSE Fablab, Trento).

 

Progettisti:

Massimiliano Adami + Francesco Tarantino

Francesco Bombardi + Marcello Ligabue

Francesca Lanzavecchia + Hunn Wai

Claudio Larcher

Brian Sironi + Giulia Tacchini

Alesandro Stabile

Tecnificio

 

 

SUBALTERNO1
Via Conte Rosso, 22
Zona Ventura Lambrate
orari: dall’8-12 aprile dalle 10 alle 20
13 aprile dalle 10 alle 18
email. info@subalterno1.com

 

 



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