Elezioni a risultato largamente previsto, ma stupisce la tenuta dell’ANC, travolto da scandali e mancati obiettivi
[author] [author_image timthumb=’on’]http://www.buongiornoafrica.it/wp-content/uploads/2012/06/raffa01.jpg[/author_image] [author_info]di Raffaele Masto. Faccio il giornalista e lavoro nella redazione esteri di Radio Popolare. Nei miei oltre venti anni di carriera ho fatto essenzialmente l’inviato. In Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa, continente nel quale viaggio in continuazione e sul quale ho scritto diversi libri dei quali riferisco in altri spazi del blog www.buongiornoafrica.it. Insomma, l’Africa e gli africani, in questi venti anni, mi hanno dato da vivere: mi sono pagato un mutuo, le vacanze e tutto ciò che serve per una vita di tutto rispetto in un paese come l’Italia.[/author_info] [/author]
8 maggio 2014 – Si vota in Sudafrica. Si tratta di elezioni parlamentari, cioè si deve rinnovare l’Assemblea Generale del paese. Il risultato è già scontato: vincerà l’African National Congress, il partito di Nelson Mandela e del presidente uscente Yacob Zuma.
Secondo i sondaggi otterrà il sessanta per cento circa dei consensi. Impossibile non chiedersi come è possibile che una classe dirigente totalmente screditata, come quella dell’ANC, possa comunque ottenere una maggioranza assoluta che le consentirà di continuare a governare, sebbene in questi venti anni dalla fine dell’apartheid, non abbia praticamente ottenuto nessun risultato apprezzabile.
Il Sudafrica ha un tasso di disoccupazione abnorme, ha una incidenza di infezioni da virus HIV che la più alta di tutta l’Africa, le sue città sono certamente le più insicure e pericolose di tutto in continente, la violenza e le aggressioni sono in continuo aumento, la popolazione delle township non è diminuita e, infine, le condizioni di lavoro nel settore cruciale delle miniere sono terribili come ai tempi dell’apartheid, i salari vergognosi e la repressione bestiale. Basta ricordare il drammatico episodio di Marikana, le miniere di platino della multinazionale LonMin, dobe la polizia uccise 34 scioperanti sparando loro alle spalle.
Ovviamente Aids, disoccupazione, repressione, violenza colpiscono la popolazione nera perché quella bianca invece (e questa volta non per colpa sua, non grazie ad un regime razzista, ma a una corrotta oligarchia arricchita di neri) ha livelli di benessere, diciamo così, svedesi. E allora come mai anche questa volta l’ANC vincerà? E’ una domanda che mi faccio e per la quale non ho risposta. Del resto accade anche da noi e credo che una delle cause è che non ci sono alternative vere.
Di fatto in Sudafrica la costituzione prescrive che è il parlamento che nomina il presidente. Quindi il partito di maggioraqnza assoluta, l’ANC appunto, vedrà automaticamente diventare presidente il leader del partito, cioè Yacob Zuma, impresentabile personaggio che si è fatto costruire una sontuosa residenza personale con soldi pubblici e investito da scandali di ogni tipo. Per la verità un modo per comprendere quanto perda consensi l’intera classe politica sudafricana c’è. Nelle elezioni del 2004 votò l’85 per cento degli aventi diritto, nel 2009 solo il 56 per cento.
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