HULK ROSSO

[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2014/04/logo-Qlaus_all-black-on-red.png[/author_image] [author_info]QLAUS è un nome e un concetto collettivo. QLAUS è me, noi, ma è anche voi, è chiunque. Oggi QLAUS sono io che lotto contro qualcuno, domani qualcuno sarà QLAUS che lotta contro di me. Ma sempre, e ovunque, la parte peggiore di me siete voi. [/author_info] [/author]

16 maggio 2014

 

Fate finta che sia novembre.

Lidia, diciamo vostra cognata o vostra cugina, è ossessionata dall’idea di chiudere tutti i regali di Natale entro fine mese. Così, dopo le sue troppe insistenze, le dite che il vostro bambino, lo chiameremo Martino, vorrebbe il pupazzo di Hulk.

Lidia è soddisfatta, poiché ha ciò che le serve: una voce da scrivere e poi depennare in una lista. Avreste potuto risponderle che Martino vuole un cane da torturare e lei l’avrebbe comunque annotato, cercato, comprato. Per lei il punto non è il regalo, il punto è non doverci pensare.

Ma Hulk è finito.
Perlomeno lo è nell’unico posto in cui Lidia è andata a cercarlo.

C’è Hulk rosso, però.
Hulk è verde, ma quello verde è finito, e quelli che fanno Hulk fanno finta di non sapere che venderanno solo quelli verdi, e che quelli rossi resteranno lì, infilati uno dietro all’altro nel porta-Hulk. Poi un giorno inizieranno a lamentarsi che la gente non compra più gli Hulk, quelli verdi, e faranno sempre meno Hulk, e magari un giorno chiuderanno, e licenzieranno gli operai che fanno gli Hulk, e alcune famiglie disperate si aggiungeranno ad altre famiglie disperate che non hanno lavoro, perché c’è la crisi.

E invece la colpa è di chi ha fatto Hulk rosso. A chi pensava di venderlo? Chi è così idiota da comprare un Hulk rosso?

Facile: Lidia.

E infatti Lidia, in un pomeriggio di fine novembre, si reca nel grande negozio affollato e chiassoso. Lidia sa che Hulk è verde, ma è troppo importante per lei eliminare la voce “Martino” dall’elenco dei regali che è costretta a fare. Lidia sa che Hulk è verde, così come sa che Martino, come ogni bambino, è un esserino preciso che si aspetta una cazzo di pelle verde, se si tratta di Hulk. Lidia sa, o almeno sospetta, che a Martino, come ogni bambino, Hulk rosso farà come minimo schifo. Lidia sa persino che forse Martino piangerà perché crederà che Babbo Natale non sa nemmeno di che colore sia Hulk.

Ma tutto questo a Lidia non interessa. No, lei vuole solo depennare Martino dall’elenco e passare al regalo successivo, magari sbagliando anche quello. Ché se fossero i suoi figli chissà quanti giri farebbe, ma per i bambini degli altri basterà quel pomeriggio. Quindi Hulk rosso va benissimo, e che Martino non rompa i coglioni, visto che sta pure spendendo 30 euro per un pezzo di plastica (rossa).

Ecco, il punto non è nemmeno sapere che in un certo momento del mese di novembre Lidia ha sorriso, ha lasciato il grande negozio affollato e chiassoso e a casa ha impacchettato quell’Hulk rosso da dare a Martino con un sorriso artefatto, fingendo di non sapere che lo stava tradendo.

No, il punto è un altro e, se è un’attenuante per Lidia, è anche la sua definitiva condanna. Hulk rosso rappresenta il modo in cui Lidia vive, e con lei tutta la gente come lei: un po’ meno di quello che volevo, o diverso da come mi aspettavo, ma c’era quello, e l’ho preso, certo, avrei preso altro se avessi potuto, ma non c’era, e qualcosa dovevo pur prendere, cambiare negozio? non ci ho pensato, aspettare? nemmeno per sogno, rinunciare? col cazzo e se poi non va bene? ci penserà qualcun altro.

Quindi va benissimo Hulk rosso, e pure quello giallo e quello blu, se ci sono. L’importante è fregarsene con metodo, fingere di non sapere, di essere troppo vecchi o giovani, di esser stati imbrogliati persino. Ci sarà sempre un momento tra i ravioli e il cappone per sorridere di un Babbo Natale sbadato. E poi fingere di consolare un bambino di quattro anni che non si capacita di aver ricevuto un Hulk rosso. Accucciarsi e dare le botte a Hulk, brutto Hulk rosso cattivo.

Oppure, se tutto sarà andato secondo i suoi piani stronzi e meschini, Lidia potrà commuoversi e batter le mani e sentirsi infinitamente fiera e realizzata, mentre Martino scarta felice il suo regalo e inizia a torturarlo subito lì, sotto l’albero.

 

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hulk rosso

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