Ungheria euroscettica

Budapest al voto senza sorprese per le Europee: Orban, Jobbik e sinistra divisa

[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2013/12/1482358_10201544698914098_328256574_n.jpg[/author_image] [author_info]di Alessandro Grimaldi, da Budapest. Scrivo e mi appassiono qui, a Budapest, perchè da 150 anni è il posto dove in Europa ci si annoia meno. Tiene il blog Live in Budapest [/author_info] [/author]

28 maggio 2014 – Nessuna sorpresa nel voto ungherese e c’era da aspettarselo, si era appena votato un mesetto e mezzo fa per le politiche e in fondo in 4 anni poco era cambiato, sempre Fidesz, il partito conservatore populista del discusso leader Orbàn Viktor sugli scudi con i due terzi (da solo) dei seggi in Parlamento e solo perché ripescaggi e scorpori del “mattarellum” in salsa magiara sgonfiano un po’ i 96 seggi vnti sui 106 dei seggi uninominali o il 53% del proporzionale.

Si sa, l’Ungheria èun paese democratico. Ma alle europee le proporzioni contano ed ecco Fidesz capeggiare senza tanto sforzo col 51%. solo un milioncino di voti, ma sono europee, l’affluenza non è stato il ridicolo 13% slovacco ma un “europeo” 30%. Il battagliero Orban si era solo sforzato di inseguire a destra Jobbik, grandi faccioni sui manifesti elettorlai ocn lo slogan “rispeto per gli ungheresi”, scandalo Kovacs Bela (un po’ il nostro Mario Rossi) deputato di Jobbik indagato come spia russa (molto attuali), e ponendo in cima all’agenda la necessità di ogni buon ungherese di farsi la palinka (il forte distillato alla frutta che ogni buon magiaro usa per aprire e chiudere i pasti) o d introdurre l’ergastolo senza parola, o far iniziare i lavori per l’erezione del monumento (al’occupazione) nazista, a Szabadsàg tèr, con la grande opposizone della comunità ebraica.

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Missione compiuta, Jobbik è sì il secondo partito ma con il 14% perde punti e voti rispetto alle politiche. Comunque accanto alla LePen e Borghezio, la Morvai Krisztina (la professoressa universitaria, paladina dei diritti delle donne, un po’ il volto serio, il Miglio di Jobbik) potrà sedersi con degna ammirazione.

E poi Jobbik è secondo partito perché la vera partita di queste elezioni in Ungheria era la resa dei conti a sinistra, presentatatasi divisa (tanto c’è il proporzionale) dopo la (seconda) storica disfatta dell’arrangiata unione tra il partito storico della sinistra del ‘900 (partito socialista, MSzP), il partito dell’ex primo ministro Gyurcsany, ricco e liberista, travolto dagli scandali, ma sempre il più carismatico da quelle parti (Coalizione Democratica, DK) e il partito della società civile, che voleva porsi alternaiva ad Orban, guidata da un ex banchiere con un nome tutto fuorchè magiaro Gordon Bajnai (Insieme, Egyutt).

Il video del vincitore senza appello in questa contesa è il già citato Gyurcsany Ferenc, spilungone, palestrato con la camicia stirata, che improvvisa un balletto impeccabile nella festa elettorale, visibilmente felice per aver qasi raggiunto al 10% il partito che aveva dovuto abbandonare con infamia un 4 anni fa. Meszterhazi, il capo dei socialisti, ha finalmente rassegnato le dimissioni. Prossimo appuntamento le amministrative di novembre, tanto poi c’è tempo, nel parlamento appena stupendmente restaurato i 2/ di Orban lasciano tutto il tempo.

Orban Viktor: la via verso la vittoria

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Risultati ungheresi

Fidesz:  51.9% (1,191,163)

Jobbik: 14.68% (339,501)

MSZP: 10.92% (252,494)

Demokratikus Koalíció  9.76% (225,762)

Együtt-PM 7.22% (167,012)

LMP 5.01% (115,957)

Il video di Gyurcsany che danza (minuto 2.20) è qui http://index.hu/video/2014/05/26/a_nagy_csapat/

 

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