La rubrica Lessico, questa settimana, è dedicata alla parola Iraq. Viaggio multimediale nel Paese che ogni giorno continua a vivere nell’incubo della guerra
a cura di Christian Elia e della Q Code crew
@eliachr
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17 giugno 2014 – Solo adesso che le milizie anti governative marciano su Baghdad, l’Iraq torna sulle prime pagine dei giornali. L’esecutivo di Nouri al-Maliki, mai abbastanza denunciato per corruzione e abusi, è spalle al muro, al punto che per la prima volta si paventa un intervento dell’Iran in suo soccorso.
Sunniti contro sciiti. E’ diventato il logo della nuova, sanguinosa, guerra fredda che è rovente e insanguina il Medio Oriente. L’invasione del 2003, da parte di una coalizione internazionale guidata dagli Usa, ha scoperchiato un vaso di Pandora che nessuno sembra saper richiudere.
L’Iraq raccontato in un viaggio multimediale, tra il documentario The Unknown known, recensito da Angelo Miotto, che attraverso la figura di Donald Rumsfeld racconta il dramma dell’Iraq e delle politiche Usa nel Paese. Un’invasione raccontata dal progetto fotografico di Lynsay Addario, Baghdad after the storm, e dal romanzo Yellow Birds, di Kevin Powers.
Di quel che resta dell’Iraq, invece, si occupa l’editoriale di Christian Elia, nel progetto Shia’t Alì, che racconta di come la guerra in Iraq del 2003 ha sovvertito gli equilibri nel mondo islamico, e un rapporto di Human Rights Watch, rispetto alla violenza nella società irachena. Per chiudere Shooting War, graphic novel in un’America futura, dove la guerra serve a manipolare le coscienze. Buona lettura.
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