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Nell’enorme flusso di informazioni che ci investono ogni giorno, le parole sono importanti, e le notizie pure.
Per fare ordine in questo magma continuo, ogni settimana Q Code Mag selezionerà sette storie per fare un po’ di ordine, per riassumere i momenti che meritano più di altri. Per fare il punto.
E visto che la musica è il veicolo migliore, ognuna di queste sarà accompagnata da una canzone che la rappresenta, che ne descrive l’essenza.
Per fare ordine, per essere ricordata. Per mettere un punto e andare a capo.[/note]
[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2013/12/IMG_1659.jpeg[/author_image] [author_info]a cura di Alessandro Tibaldeschi. Ultra trentenne pentito, giornalista musicale, speaker radiofonico in pensione, dopo una carriera iniziata a diciassette anni e finita per sopraggiunta paternità. Padre di una bellissima bambina e compagno innamorato. Amante del gelato e della birra artigianale, tifoso della Pro Vercelli, si sveglia ogni mattina con qualche canzone strampalata nelle orecchie. Non canta sotto la doccia, ma non si tira indietro su quelle di Peppa Pig e dello Zecchino d’Oro per dovere familiare. QCode gli ha dato l’arduo compito di commentare in musica le notizie della settimana. Riusciranno i nostri eroi?[/author_info] [/author]
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dal 16 al 22 giugno 2014
Patti Smith – Redondo Beach
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Ricordo ancora quando l’ho sentita cantare per la prima volta dal vivo. Ero nella piazza principale di San Severino, in provincia di Macerata. Patti Smith era appena salita sul palco, e soffiava un leggero venticello.
Il ritmo in levare, i suoi capelli al vento, la camicia leggera. Sembrava di essere sulla spiaggia davanti a un aperitivo.
E invece si parlava del suicidio di una ragazza, argomento tragico raccontato da Patti dopo aver litigato violentemente con la propria sorella.
Trovo in questo ultimo elemento una chiave di quello che sta succedendo in Egitto: la furia animale dei maschi che ‘protestano’ e impongono, in modo virile alle loro sorelle, la nuova legge.
A suon di stupri, di botte. Senza regole, senza limiti in gruppo.
Cosa può fare d’altro una ragazza, in questa nuova alba democratica?
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Ivano Fossati – I treni a vapore
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Delle città importanti mi ricordo Milano.
Lo canterebbero spesso, questo pezzo, se solo conoscessero la canzone.
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Famiglie erranti, di Simona Chiapparo e Alessandro Ingaria
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David Bowie – Survive
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Album del 1999 passato quasi inosservato. Certo, dopo che uno scrive dischi come Ziggy Stardust o Hunky Dory, difficilmente riesce a far notare un lavoro come Hours.
Nonostante i bei tempi siano passati da un pezzo, quell’album del Duca Bianco ha alcuni spunti notevoli. Soprattutto nell’approccio alle cose, a partire dal tempo che passa inesorabile.
Così Bowie canta Survive, per farsi coraggio e scrollarsi di dosso la paura delle lancette che scorrono veloci.
Chissà cosa si saranno ripetuti tutte le notti i minatori cileni, in attesa di essere salvati.
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Il gruppo della morte, di Dario Falcini
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Rammstein – Du Hast
È un circolo vizioso da cui non si esce. Prima gli uni, poi gli altri. Poi gli altri, quindi gli uni. Finchè morte non li separi.
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La trappola, di Christian Elia
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I nuovi mostri – Hostaria
Sì, ok, non è una canzone. Ma appena ho letto la parola ‘Expo’ non sono riuscito a resistere.
In questa scena de I nuovi mostri, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman raggiungono le vette della commedia grottesca: un gruppo di snob entra nella Hostaria per gustare, in modo radical chic, il famoso “zuppone alla porcara”.
Durante la preparazione, in cucina, si svolge una litigata epica tra Gassman e Tognazzi, che si tirano tutto quello che si trovano davanti. In pentola finisce di tutto, compresa una scarpa.
Quasi inutile sottolineare che al gruppo di clienti lo zuppone piace da impazzire.
Devo aggiungere altro?
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Expo for dummies, di Alessandra Puigserver
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Mina – Mi sei scoppiato dentro al cuore
Era
solamente ieri sera
io parlavo con gli amici
scherzavamo fra di noi
e tu
e tu
e tu
tu sei arrivato
mi hai guardato
e allora tutto è
cambiato per me.
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La vittoria del FN vista da Parigi, di Bruno Giorgini
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