Il film documentario di Zalab punta a girare l’Italia per contribuire a combattere i pregiudizi
di Redazione
@QcodeM
29 giugno 2014 – La vergogna dei campi rom e della cosiddetta “Emergenza Nomadi”. Stefano Liberti ed Enrico Parenti la raccontano in “Container158”, documentario prodotto da Zalab. Il film è girato nel Campo di via Salone a Roma, uno dei più grandi d’Italia, con l’obiettivo di trasmettere innanzitutto l’umanità di persone (molti di loro bambini ed adolescenti) che subiscono ogni giorno ingiustizie e discriminazioni.
Il pregiudizio radicato e l’ignoranza diffusa delle realtà di vita di rom, sinti e camminanti sono sicuramente gli ostacoli maggiori non solo per l’integrazione ma anche per il cambiamento politico. L’obiettivo del film, come di molti altri lavori dell’associazione, è portare all’attenzione di un pubblico “non scontato” sfide di civiltà altrimenti limitate a una minoranza isolata dell’opinione pubblica.
“Container 158″, presentato in anteprima a novembre 2013 alla Festa del Cinema di Roma, è stato proiettato in diversi contesti internazionali tra cui il Festival dei Diritti Umani di Parigi. Ora, con il sostegno di Open society foundations (che ha finanziato anche parte della produzione) si appresta a girare l’Italia attraverso la “Distribuzione Civile Attiva”. Il film sarà proiettato nelle scuole di 10 città italiane, accompagnato da incontri con autori, protagonisti o con esperti di associazioni che lavorano all’interno dei campi. Si punta a incrinare il pregiudizio, soprattutto nelle città con più problemi di integrazione, e ad avviare un dialogo su questi temi con le istituzioni locali. ZaLab ha anche l’obiettivo di creare una rete di associazioni per una campagna di advocacy nazionale finalizzata alla chiusura dei campi. Per organizzare una proiezione si può scrivere a distribuzione@zalab.org. Allo stesso tema i registi hanno dedicato anche il corto “Campososta”.
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