11 ago 2014 – E’ nata nell’estate 2012, serve a combattere l’isolamento, confrontarsi, denunciare la propria condizione. E anche per ascoltare e condividere buona musica. Radio Ghetto, la radio partecipata con i braccianti africani del Gran Ghetto di Rignano Garganico in Puglia, ha riacceso i mixer anche quest’anno, all’inizio di agosto.

Il progetto si basa sul lavoro volontario, con turni di almeno dieci giorni. “Perché  è il tempo minimo per cominciare a capirci qualcosa”, spiega il curatore Marco Stefanelli, voce del programma Passpartù di Amisnet.  A carico dei volontari ci sono il vitto e gli spostamenti, mentre si può alloggiare in una baracca costruita lo scorso anno per il progetto o in una tenda, con il proprio sacco a pelo. “Ci teniamo che i volontari sappiano – continua Marco – che i bagni sono quelli chimici, e l’acqua, sia quella fredda per lavarsi, sia quella potabile, si trova solo in alcuni punti di raccolta”.

La novità del 2014, aggiunge Marco, è che “lasceremo un registratore portatile per cercare di portare avanti insieme agli abitanti del ghetto un’inchiesta collettiva su un tema che sceglieremo insieme”. Il periodo di attività della radio va da fine luglio a inizio settembre e per partecipare non è necessario essere radioamatori.

Per contribuire a Radio Ghetto, spazio di informazione e di denuncia, ma anche quotidiano punto d’incontro per chiacchierare e ascoltare buona musica, ci si può rivolgere a passpartuitalia@gmail.com, scrivendo RADIO GHETTO nell’oggetto della mail. E chi volesse ascoltare alcune trasmissioni dello scorso anno può trovarle on line sul sito di AmisNet.

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