Quando Daniele Biacchessi mi propone un testo sul quale lavorare so già (dato che collaboro con lui da anni) che si partirà per una nuova avventura senza rete , saremo sempre noi due, il testo ,la voce, il pianoforte.
di Gaetano Liguori
In questi anni abbiamo inanellato un repertorio che spazia dalla “ Storia di Peppino Impastato”ad Acque Mundi (premio Unesco 2011) a molti altri .Alcuni sono durati lo spazio di una sera ,altri sono ormai dei classici ,questo perchè essendo testi di teatro civile non trovano mai una risoluzione nel nostro “paese della vergogna”.
Quando mi propose la storia di Giovanni Pesce e le sue mirabolanti avventure di antifascismo militante , mi interessai subito alla figura del leggendario comandante “Visone”. Mi piaceva la sua storia : prendere coscienza dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo lavorando nelle miniere in Belgio, apprendere le tecniche di combattimento in Spagna , farsi una cultura nel confino di Ventotene a contatto con le menti più brillanti dell’epoca, e finalmente diventare un uomo libero imbracciando il mitra nelle formazioni partigiane.
Mi allettò anche l’idea di collaborare alle la musiche con il linguaggio rock di un gruppo che ha fatto la storia in Italia dagli anni 80 ,i fratelli Severini ,conosciuti come “Gang”.
Devo dire che non riuscivo a figurarmi se questa alchimia avrebbe funzionato, ma dato che siamo sempre alla ricerca di nuovi stimoli, dando seguito all’idea di Daniele siamo partiti per una nuova avventura. Biacchessi lavora sulla parola come un sassofonista su una partitura Jazz ,in particolare di Free jazz. Siamo liberi ma nel contempo legati , legati dal significato delle parole , ma anche dalla chiave emozionale che colpisce da subito come una frustrata .Le cose che lui legge sono contrappuntate dalla musica ,che però non è mai un mero accompagnamento ma spesso assurge a protagonista. Io lavoro molto nei “reading” che trovo una forma di spettacolo ricca e stimolante.
Per un musicista impegnato come me da oltre 40 anni sempre dalla parte dei “buoni contro i cattivi “anche se spesso è meglio indagare prima quali sono i buoni e quali i cattivi”. La forma del reading soddisfa la mia sete di sperimentazione musicale con quella politica ,etica, sociale.
Daniele Biacchessi impegnato da anni ,prima come giornalista nell’Unità, poi come reporter per radio 24, poi come scrittore di più di trenta titoli e ora come interprete di reading, trova sempre argomenti stimolanti, dall’”armadio della vergogna” dove le autorità della nostra democrazia hanno nascosto le prove delle stragi nazifasciste per più di cinquantanni, al mistero dell’aereo abbattuto nel mare di Ustica, dalle gloriose giornate di Alba che videro protagonista Fenoglio alle stragi di Falcone e Borsellino, dall’omicidio dei giovani Fausto e Iaio all’assassinio del liquidatore del Banco Ambrosiano Ambrosoli colpevole solo di essere onesto.
Spesso i personaggi delle storie di Biacchessi sono dei “looser” dei perdenti in un mondo che ha sempre più bisogno di eroi. Pesce ,Impastato, Ambrosoli, Tobagi, Falcone ,Borsellino e tanti ,tanti altri , magari meno famosi e già passati nel dimenticatoio del tempo , ma che la parola lucida di Biacchessi rende sempre attuale ,esempio per le giovani generazioni.
La guerra è finita”recitava un titolo di un film di Resnais storia di un reduce della guerra di Spagna…quella di Pesce continuò nel confino di Ventotene, nelle temerarie azioni dei gap, che furono l’unico argine alle efferate azioni dei criminali fascisti e nazisti nei due lunghi inverni di lotta partigiana.
I Gang poi impreziosiscono lo spettacolo con le loro canzoni come quella degli Stormy six su “Dante di Nanni “un giovane studente torinese che si fece uccidere pur di non arrendersi alle belve nazifasciste .Io spesso durante qualche silenzio che mi vede ascoltatore, mi trovo estasiato difronte al coraggio di quest’uomo che con senso della modestia finita la guerra ritornò privato cittadino a lottare per la pace e la giustizia con altri mezzi ,fu infatti consigliere comunale per il PCI a Milano e poi membro di tanti comitati sempre in prima linea.
Durante un concerto per il 25 Aprile in Piazza Mercanti a Milano è stato emozionante avere tra il pubblico la figlia di Pesce ,il figlio di un altro grande comandante delle brigate antifasciste nella guerra di Spagna , Vaia e il figlio di uno dei nipoti dei fratelli Cervi tutti li in piazza a gridare che finchè ci sarà il ricordo dei figli di questi personaggi i fascisti “non pasaran”, e il nostro compito sarà quello di serbare la memoria storica per trasmetterla alle giovani generazioni che non hanno avuto la fortuna di conoscerli ed ascoltarli , anche per questo ringrazio Daniele per essere sempre sul pezzo senza se e senza ma.