L’Europa raccontata da chi l’ha scelta
[note color=”000000″] Questa rubrica presenta storie di persone normali, con un unico punto in comune: la territorialità del continente Europeo. Persone cioè che hanno scelto di sentirsi Europei e che così facendo raccontano l’anima del nostro continente al di là della sua dimensione politica e delle singole nazionalità.[/note]
[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2014/07/photo1.jpg[/author_image] [author_info]di Giusy Chierchia. Per gli inglesi Juicy, per i colleghi cultural project manager e per gli amici Giusyna. Ha un piede in Olanda e uno in Italia, la testa in Europa. Ha studiato e ha fatto esperienza nel profit e nel no profit, da otto anni fa parte del gruppo strategico della piattaforma di società civile A Soul for Europe e da sette ha fondato ReKult, l’associazione culturale con cui cerca di ri pensare la cultura europea. Crede che la vita sia unica, ma che non per questo si debba avere una sola vita. Questo blog presenta le anime europee con cui entra in contatto e con cui condivide una passione che va oltre i tradizionali confini nazionali e, in alcuni casi, mentali.[/author_info] [/author]
COSA FAI: Cultural manager per una compagnia di teatro contemporaneo e per un network di 14 teatri in Portogallo.
FRASE PREFERITA: Dobbiamo crearci il mondo in cui vogliamo vivere.
DA DOVE VIENI: Porto (Portugal).
DOVE VIVI: Porto (Portugal).
DOVE VORRESTI VIVERE: Mi piace vivere a Porto e voglio continuare a vivere qui, ma vorrei anche mantenere uno stile di vita che mi permetta di viaggiare, perché lo reputo un bisogno fondamentale… Non ho mai passato un anno intero a Porto…
DIMMI UN BEL RICORDO DELL’EUROPA: Ho molti bei ricordi dell’Europa, ma se ne devo dire uno direi la prima volta che ho realizzato di essere Europea. Quando avevo 15 anni ho convinto i miei genitori a comprarmi un biglietto aereo per andare a una scuola estiva internazionale in Germania. Questa è stata la prima volta che la mia comprensione dell’Europa è andata oltre la geografia. Ho incontrato ragazzi della mia età che venivano da ogni parte d’Europa e del mondo. Quell’Estate il mio concetto d’Europa è passato da nozione geografica ad essere una cosa personale.
COSA CAMBIERESTI IN EUROPA: Se potessi implementerei un salario minimo europeo come metafora di egualità e pari opportunità. Meno possibilità finanziarie si ha a disposizione e più si è legati al posto dove si è nati.
L’EUROPA PER TE IN TRE PAROLE:
– Libertà: perché è un elemento essenziale per avere una vita felice.
– Democrazia: perché è un altro elemento essenziale per avere una vita felice.
– Libertà: ancora una volta libertà!
P.S.:www.malavoadora.pt