EUROPEAN SOULS 6

L’Europa raccontata da chi l’ha scelta

 

[note color=”000000″] Questa rubrica presenta storie di persone normali, con un unico punto in comune: la territorialità del continente Europeo. Persone cioè che hanno scelto di sentirsi Europei e che così facendo raccontano l’anima del nostro continente al di là della sua dimensione politica e delle singole nazionalità.[/note]

 

[author] [author_image timthumb=’on’]https://www.qcodemag.it/wp-content/uploads/2014/07/photo1.jpg[/author_image] [author_info]di Giusy Chierchia. Per gli inglesi Juicy, per i colleghi cultural project manager e per gli amici Giusyna. Ha un piede in Olanda e uno in Italia, la testa in Europa. Ha studiato e ha fatto esperienza nel profit e nel no profit, da otto anni fa parte del gruppo strategico della piattaforma di società civile A Soul for Europe e da sette ha fondato ReKult, l’associazione culturale con cui cerca di ri pensare la cultura europea. Crede che la vita sia unica, ma che non per questo si debba avere una sola vita. Questo blog presenta le anime europee con cui entra in contatto e con cui condivide una passione che va oltre i tradizionali confini nazionali e, in alcuni casi, mentali.[/author_info] [/author]

 

Irmin

 

NOME: Irmin

 

COSA FAI: Sono un fan dei Balcani, un organizzatore di eventi, un DJ e un’assistente sociale.

 

FRASE PREFERITA: L’essenzialismo è il più grande errore dell’umanità.

 

DA DOVE VIENI: Mio padre è tedesco, mia mamma olandese. Io sono nato da qualche parte nell’est dell’Olanda, ma ho vissuto lì per molto poco… quindi mi considero di Amsterdam.

 

DOVE VIVI: Amsterdam (Paesi Bassi).

 

DOVE VORRESTI VIVERE: Da una parte mi piacerebbe vivere in una città come Berlino o New York, ma dall’altra parte vorrei vivere da qualche parte in campagna in Albania o in Italia.

 

DIMMI UN BEL RICORDO DELL’EUROPA: Ho vissuto per un po’ nei Balcani e mi capitava spesso di andare a Belgrado, Pristina, Tirana, Skopje ecc… Le persone che ho incontrato durante quei viaggi sono state una grande fonte di ispirazione e hanno contribuito molto al mio sviluppo personale. La varietà di persone con cui sono entrato in contatto è incredibile e penso che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero guardare all’Europa da una delle sue periferie.

 

COSA CAMBIERESTI IN EUROPA: Se potessi, farei in modo che i cittadini Europei abbiano più possibilità per esprimere la propria identità. Invece che avere dei politici che dominano il dibattito sull’identità europea, mi piacerebbe che ci fossero più fondi dedicati ai cittadini che vogliono sviluppare o esprimere la loro identità di cittadini europei. In altre parole: i politici dovrebbero lasciare più spazio ai cittadini.

 

L’EUROPA PER TE IN TRE PAROLE:

Casa: semplicemente perché non lascio mai l’Europa.

Modesta: perché in Europa serviamo caffè ristretti e possiamo vivere i confini del nostro continente.

Uovo: perché tutti sanno che l’Europa è fragile e quindi mi auguro che tutti se ne prendano la giusta cura.

 

 

 

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