Brasile 2014, elezioni con sorpresa

Eliminata al primo turno Marina Silva
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tratto da Ispionline
@ispionline

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7 ottobre 2014 – Colpo di scena nelle elezioni presidenziali in Brasile. La presidente Dilma Rousseff, candidata del Partido do Trabalhadores, ha vinto ieri il primo turno con il 41,5% dei voti, segnando il peggior risultato per il Pt dal 2002. Secondo arrivato Aécio Neves del Partido Social Democrata che ha ottenuto oltre il 33,6% dei consensi. Nel ballottaggio del 26 ottobre prossimo a sfidarsi come inquilino del palazzo di Planalto saranno dunque la presidente uscente e il leader conservatore. A sorpresa è stata sconfitta l’ambientalista Marina Serra, fino a poche settimane fa considerata in testa nei sondaggi pre-elettorali e candidata di “riserva” del Partido Socialista Brasiliano dopo la prematura morte di Eduardo Campos.

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È dunque Aecio Neves la vera sorpresa delle elezioni presidenziali più incerte dal ritorno alla democrazia negli anni Ottanta. Il leader conservatore dato molto indietro nei sondaggi ha invece recuperato decine di punti percentuali (e di milioni di voti) negli ultimi 10 giorni soprattutto su Marina Silva. Proprio la grande sconfitta potrebbe tuttavia giocare un ruolo rilevante nel ballottaggio grazie anche al suo 21,3% che rappresenta un’importante dote di voti. Già poche ore dopo i primi dati ufficiali, Neves ha di fatto “aperto” a eventuali alleanze con Marina Silva, mentre la Rousseff ha sottolineato la “necessità di andare avanti nella nostra lotta”.

Il primo turno ha comunque fornito alcune indicazioni significative: il Pt si è assicurato per la prima volta uno stato grande come quello di Minas Gerais, mentre il Psdb si conferma a San Paolo. Al ballottaggio invece lo stato di Rio de Janeiro: Luiz Fernando Pezao, membro del Partido do Movimento Democrático Brasileiro (e alleato di governo del Pt) con il 40% dei consensi affronterà il vescovo evangelico Marcelo Crivela, che ha guadagnato il 20% dei voti per il Partido Republicano Brasileiro. Sempre a Rio, l’ex attaccante della nazionale Romario è risultato il parlamentare più votato mentre per la prima volta dal 1991 Eduardo Suplicy, grande difensore dell’ex terrorista Cesare Battisti, non è stato eletto al Senato. 

Infine, analizzando geograficamente il voto presidenziale, salvo rare eccezioni, emerge chiaramente la spaccatura del paese in due blocchi separati: il nord e il nord-est – tendenzialmente più povero – che hanno votato in massa per la Rousseff mentre Brasilia, il sud e il sud-est, gli elettori hanno premiato il candidato conservatore Aécio Neves.

 

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