La storia del pianista James Matthews. Per un anno e mezzo ha dormito all’aperto o in alloggi di fortuna. Infine ha deciso di vivere direttamente a scuola, nascosto sotto il pianoforte. Ma un professore lo ha scoperto… Nel 2015 il primo concerto da solista al Carnegie hall
da Redattore Sociale
3 novembre 2014 – Da senzatetto a concertista. È questa la storia di James Matthews, un ragazzo afroamericano di 24 anni che aveva iniziato il corso di laurea in pianoforte al Florida southern college, ma che abbandonato dai genitori e senza fondi, ha dovuto inventarsi il modo di sopravvivere. Per un anno e mezzo ha dormito un po’ ovunque, all’aperto, sotto i cavalcavia, nelle macchine degli amici. “Anche se non avevo una casa – racconta a Scarp de’tenis – sono restato concentrato sul pianoforte, non ho smesso di esercitarmi e in quel periodo ho pure rimediato una borsa di studio”.
Ma, spinto dall’urgenza di avere un tetto sopra la testa, decise di passare le notti nell’aula studio in cui di giorno era solito esercitarsi, rannicchiato sotto il pianoforte a coda. Per un certo tempo nessuno si è accorto della cosa, finché un docente non l’ha scoperto, e capendo la situazione del ragazzo, l’ha aiutato a trovare una borsa di studio in un altro ateneo, la University of west Florida.
Qui seguito ed incoraggiato da Heidi Salanki, la sua nuova insegnante, ha registrato la sonata n.7 di Prokofi’ev per partecipare al concorso American protege international piano and strings competition, per cui ha ricevuto la menzione d’onore e l’invito a suonare un pezzo al Carnegie hall.
Dopo quella serata si sono susseguiti gli articoli e i servizi tv sulla sua storia, che gli hanno permesso anche di incassare un assegno di 25 mila dollari per completare il perfezionamento alla University of west Florida. Diversi sono stati gli inviti ricevuti dal ragazzo per esibirsi anche all’estero: il 28 dicembre sarà infatti al Sidney opera house in Australia mentre il 3 maggio del 2015 suonerà in un concerto da solista al Carnegie hall.
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