La rubrica Lessico, questa settimana, è dedicata alla parola Nero. Viaggio multimediale nel ventre oscuro dell’Italia e dei legami tra crminalità ed estrema destra
a cura di Christian Elia
@eliachr
10 dicembre 2014 – La cronaca di questi giorni racconta di una ragnatela inquietante tra criminalità, affari, politica. Una trama fitta, nera, per i suoi legami con il neofascismo italiano. Questa puntata di Lessico è dedicata a questo Nero, che non vuol essere il racconto di un criminale come Michele Carminati, detto il Nero. Perché lui rappresenta un sistema.
Ed è questo sistema che si vuole raccontare, passando per gli episodi della vita di questo Paese incrociati da questo personaggio. Ed ecco allora Romanzo Criminale, il romanzo di Giancarlo De Cataldo, che ha saputo raccontar ela realtà degli anni Settanta in Italia meglio di molti atti giudiziari. Come ha saputo fare Carlo Lucarelli, che per la trasmissione Blu Notte della Rai ha messo in fila i fatti e le connivenze della Banda della Magliana.
Una storia che viene da lontano, come ci racconta Bianco e Nero, documentario di Pietro Pietrangeli, del 1975, che analizza la nascita del neofascismo in Italia dopo la Seconda Guerra mondiale. Passando per Mino Pecorelli. Un delitto irrisolto, un libro di Mary Pace sull’omicidio del giornalista che negli anni Settanta si muoveva nel sottobosco della criminalità degli affari e del neofascismo.
Passando per Viva l’Italia, lo spettacolo teatrale di Cesar Brie, dedicato alla memoria di Fausto e Iaio, due militanti del Leoncavallo di Milano assassinati negli anni Settanta. Per finire con NaziRock, il documentario di Claudio Lazzaro, che racconta come il seme dell’odio non è mai morto. Buona lettura.