PALESTINA, Ministro Anp ucciso dai soldati israeliani

Sospesa cooperazione alla sicurezza. Ziad Abu Ein è morto ieri nel villaggio di Turmus Aya, durante scontri esplosi a seguito di una protesta non-violenta. Secondo testimoni è stato picchiato dalle truppe israeliane. Abbas promette di prendere misure contro Tel Aviv. VIDEO

 

tratto da Nena News

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Il ministro Abu Ein durante la manifestazione di ieri, prima della sua morte

AGGIORNAMENTI:

ore 16.00 (mercoledì 10 dicembre) – ANP SOSPENDE COOPERAZIONE ALLA SICUREZZA CON ISRAELE

Jibril Rajoub, leader di Fatah, ha annunciato la sospensione della cooperazione alla sicurezza con Israele dopo la morte del ministro Abu Ein: “Interromperemo tutte le forme di cooperazione alla sicurezza”.

In un video e alcune foto si vedono tre soldati prendere Abu Ein e colpirlo al petto, mentre un testimone, Kamal Abu Safaka, ha raccontato che il ministro è stato aggredito mentre parlava con un ufficiale israeliano.

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ore 15.30 (mercoledì 10 dicembre) -LEADERSHIP PALESTINESE: “OMICIDIO EXTRAGIUDIZIALE, DICHIARAZIONE DI GUERRA”

Una folla si è radunata a Ramallah per accogliere le spoglie del ministro Abu Ein, ucciso poche ore fa da soldati israeliani. La governatrice di Ramallah e al-Bireh, Laila Ghannam, ha definito l’uccisione di un ministro “a sangue freddo una dichiarazione di guerra da parte di Israele”, mentre l’Olp ha parlato di omicidio extragiudiziale.

ore 14.45 (mercoledì 10 dicembre) – HAMAS: “BASTA CON LA COOPERAZIONE ALLA SICUREZZA”

Hamas ha pubblicato una dichiarazione ufficiale dopo la morte di Abu Ein chiedendo all’Anp di interrompere ogni forma di cooperazione alla sicurezza con Israele: “E’ venuto il momento di unire tutte le nostre forze per combattere l’occupazione criminale sionista e interrompere tutte le forme di cooperazione con l’occupazione”.

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Gerusalemme, 10 dicembre 2014, Nena News – Il ministro dell’Anp Ziad Abu Ein è stato ucciso stamattina dall’esercito israeliano durante un’azione di protesta nel villaggio di Turmus Aya, nord di Ramallah. Secondo quanto riportato da Mahmoud Aloul, membro di Fatah, Abu Ein insieme a decine di attivisti stava portando alberi di ulivo da piantare, come protesta per la confisca delle terre palestinesi da parte delle autorità israeliane.

Le truppe di Tel Aviv hanno lanciato gas lacrimogeni e hanno picchiato il ministro; un soldato lo ha colpito al petto con il calcio del fucile. Altri testimoni riferiscono invece che Abu Ein è stato centrato da un candelotto lacrimogeno, altri dall’elmetto del soldato. Il ministro è stato subito portato in ospedale, ma è morto lungo il tragitto

Ziad Abu Ein, 55 anni, era membro del Consiglio Rivoluzionario di Fatah e presidente della commissione dell’Anp contro il muro e le colonie. Era stato estradato dagli Stati Uniti nel 1981 per l’omicidio di due israeliani nel 1979 e condannato da Israele all’ergastolo. Fu rilasciato nel 1985 in un accordo di scambio di prigionieri.

Per ora l’esercito non commenta e fa solo sapere di aver aperto un’inchiesta. Immediata la reazione del presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas: un atto “barbarico” che non sarà tollerato, ha detto Abbas che promette “di prendere le misure necessarie dopo i risultati dell’inchiesta sulla morte” di Abu Ein.


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