Around / Bari

Around nasce dall’incontro di due grandi passioni: la fotografia e il viaggio.
Ogni settimana, avvalendoci della guida inconsueta di un fotografo, vi porteremo in giro per il mondo alla scoperta di usi, costumi e curiosità di luoghi più o meno lontani.
Ad arricchire i nostri itinerari, alcuni scatti selezionati dal profilo Instagram dell’intervistato.
Good trip!

Un giorno a Bari con Piero Percoco
Piero Percoco è nato nel 1987. Dopo aver trascorso un breve periodo della sua infanzia a Caracas, è ritornato a Bari, dove tuttora vive.

 

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Tre aggettivi per descrivere la tua città.
Sincera, calda e caotica

Chi visita Bari per la prima volta, cosa deve assolutamente vedere?
Il mercato coperto che si trova nella vecchia Manifattura Tabacchi, nel quartiere Libertà.

I nomi di tre artisti baresi da tenere d’occhio.
Domenico Doronzo, Francesco Colella, Costantino Forte.

Quali sono le tematiche principali che affronti con le tue fotografie?
L’essere umano sotto i suoi molteplici aspetti ed il territorio che lo circonda. Cerco di analizzare il nesso antropologico tra territorio e uomo, inteso come abitante del pianeta Terra e dell’universo.

Lo scorso dicembre (2014 ndr) è stato pubblicato per Planar edition Sale Grosso, un progetto di 37 cartoline confezionate in un pacco di sale. Ce ne vuoi parlare?
#SALEGROSSO è frutto di numerose passeggiate estive sul litorale pugliese durante le quali ho scattato centinaia di immagini con l’Iphone che poi ho pubblicato su Instagram con l’hashtag #postcardfrombari. Queste foto sono state notate dal fotografo Jacopo Benassi che rimanendo affascinato dai luoghi, mi ha incoraggiato a lavorare ad un progetto sulla costa pugliese, sfondo di scenari unici in cui le bellezze naturali si mischiano a fatti umani.
L’idea del contenitore è arrivata subito dopo il titolo. Grazie al mio amico e collega Domenico Doronzo, sono risalito al pacco di sale prodotto nelle saline di Margherita di Savoia, una confezione dai colori vintage che evocano il mio territorio.
Successivamente, la collaborazione con Antonio Ottomanelli, co-fondatore dell’Associazione Planar, ha fatto sì che l’idea si concretizzasse e prendesse vita.
Le cartoline non hanno la pretesa di un libro di fotografia ma vogliono essere una raccolta speciale da tenere nella libreria, su una parete o, perché no, in cucina.

Dovendo andare via da Bari, c’è una cosa alla quale faresti fatica a rinunciare?
Il cibo, questa sarebbe l’unica vera tragedia. A Bari si mangia molto bene e anche a prezzi moderati rispetto ad altre città italiane.

I nomi di tre locali da scrivere in agenda.
Non amo molto la movida però pensandoci ci sono dei posti irrinunciabili. Tra questi un locale davvero carino che si distingue per la qualità del cibo e della musica. Si chiama Ekoinè.
Un altro must try è Dirello, un panzerottificio di Bari vecchia che sforna panzerotti per tutti i palati. Infine c’è Mozart, un bar in centro che offre ottimi aperitivi e grande accoglienza.

Il nome di un film, di un libro e di una ricetta.
Mio Cognato, Guida Galattica per Autostoppisti, Riso patate e cozze.

Come trascorrerai i prossimi mesi?
Ho alcuni progetti in sospeso che vorrei realizzare, ma prima devo finire di editare e post produrre una storia realizzata in Macedonia, un luogo sperduto ed enigmatico, dove ci sono stati rapimenti alieni.

www.pieropercoco.com
instagram.com/therainbow_is_underestimated/

 

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