Dossier #CharlieHebdo

La raccolta degli articoli di Q Code Mag sulla strage di Parigi, le reazioni, le opinioni

Parigi: quei cappotti del potere fra il popolo
I grandi, i potenti, a piedi a sfilare in una giornata di commozione generalizzata e dentro il quadro di una marea umana che ha detto chiaramente con i corpi il suo messaggio
di Angelo Miotto


A Parigi il bagliore di una cittadinanza europea

Rire bordel de dieu. Il primo cartello che mi salta agli occhi racconta uno degli spiriti che muovono questa marea di folla, facendo il paio con un altro, geniale: Dieu est humour
di Bruno Giorgini

La crisi del multiculturalismo
L’idea di cittadinanza, in Francia e altrove, va ripensata, per diventare una categoria davvero inclusiva, che porti a un vero senso di condivisione
di Alessandro Di Rienzo

Charlie
Cosa succede oggi a Parigi? È difficile dirlo con esattezza. Doveva essere una manifestazione quella di oggi, una manifestazione repubblicana contro il terrorismo, è diventata praticamente un’occupazione cittadina
di Samuel Bregolin

Questo non è uno scontro di civiltà
Questa è una storia vera. E inizia la mattina del 9 gennaio 2015, quando ricevo una telefonata da un caro amico, che è una persona intelligente e attenta, una persona che stimo e che in questo articolo chiameremo “Fabio”
di Enrico Sibilla

Una risposta unanime alla barbarie
A Parigi la grande manifestazione, per reagire alla rabbia e al dolore
di Mathias Rollot

FRANCE-ATTACKS-MEDIA-TRIBUTE

Ri-conoscersi
Pochi giorni dopo l’attentato a Charlie Hebdo, mentre un buon pezzo di mondo si commuoveva e dichiarava “#JeSuisCharlie”, un mio amico tunisino, che chiamerò A. e che ha vissuto in Francia 4 anni, postava sulla sua pagina Facebook un breve testo in francese.
di Giulia Bondi

Io non sono Charlie Hebdo
Un giornalista marocchino condanna la violenza, ma non accetta che l’Islam e i suoi fedeli debbano essere oggetto di satira
di Ismail Azzam

Matite dal mondo per Charlie Hebdo
Non si contano più le immagini che i disegnatori di mezzo mondo stanno realizzando in queste ore per ricordare i colleghi di Charlie Hebdo e sfottere i loro assassini.
Ne abbiamo pescate alcune nella rete, condivise sui social da amici e colleghi.
Le riproponiamo per ribadire il diritto di ridere di qualunque dio, di qualunque potere e qualunque fanatismo. E per strappare un sorriso – amaro – da una tragedia, che è poi il desiderio di ogni autore satirico
a cura di Giulia Bondi

Sempre nel nome di Charlie
Un concorso per ricordare l’attentato al giornale francese premierà a fine febbraio la migliore vignetta che «non offenda il decoro pubblico e la religione»
di Andrea Cardoni


Una bella giornata

Migliaia di persone in piazza Duomo a Milano per dire no alla violenza e alla logica della paura
di Christian Elia

#stareinsieme
Il racconto sui social network della manifestazione di sabato 10 gennaio a Milano
a cura di Paolo Riva


Per l’uguaglianza

Il libro di Lilian Thuram, dalla banlieue al tetto del mondo
di Christian Elia

L’inverno e la primavera
La rubrica In Fabula, tra Esopo e le stagioni
di Alice Bellini



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