Around nasce dall’incontro di due grandi passioni: la fotografia e il viaggio.
Ogni settimana, avvalendoci della guida inconsueta di un fotografo, vi porteremo in giro per il mondo alla scoperta di usi, costumi e curiosità di luoghi più o meno lontani.
Ad arricchire i nostri itinerari, alcuni scatti selezionati dal profilo Instagram dell’intervistato.
Good trip!
A Bangkok con Giorgio Taraschi
Giorgio Taraschi nasce a Teramo nel 1986. Si diploma in fotografia allo IED di Roma. Attualmente vive a Bangkok.
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Bangkok in poche battute.
Un paese profondamente contraddittorio e con un enorme potenziale che cerca di tenere il passo con il resto del mondo in maniera troppo affrettata. La sua velocità di crescita ha da tempo superato i suoi reali bisogni.
Un mercato, un tempio e un museo da visitare.
JJ Green. Versione notturna e un po’ hipster del famoso Jatujak Weekend Market. Un vero paradiso del vintage. I jeans vengono venduti al chilo!
Wat Saket. È situato alla base della Golden Mountain. I turisti preferiscono scarpinare direttamente verso la cima della pagoda d’oro, trascurando questo piccolo tempio e lasciandolo completamente deserto. Ci vado in bicicletta all’alba quando posso ed è una meraviglia. Siamo solo io, i monaci e un Buddha dorato di 5 metri.
MOCA – Museum Of Contemporary Art. Un po’ fuori mano ma decisamente interessante per architettura e contenuti.
Se un appassionato di fotografia viene in città, cosa deve assolutamente vedere?
Star fuori dal tramonto all’alba. Perdersi per chinatown a notte fonda e godere di luce e temperatura migliore la mattina presto.
Tra i numerosi festival che si svolgono durante l’anno, quale suggerisci?
Il Loi Krathong che si svolge ogni anno verso l’inizio di novembre. È un festival religioso ma che riesce a togliere il fiato a livello scenico. Le preghiere e i desideri vengono affidati al vento e all’acqua rilasciando migliaia di lanterne in carta di riso e piccoli altari galleggianti costruiti con foglie di banana, “Krathong” appunto.
Quali curiosità sui thailandesi?
Quello Thailandese é un popolo molto particolare. Sicuramente amichevoli e sempre disposti ad aiutare senza chiedere nulla in cambio. Quel famoso sorriso, soprattutto a Bangkok, resta però un’arma a doppio taglio. Questo è dovuto ad un sistema educativo sbagliato alla radice ed incentrato sul nazionalismo e sull’eccessivo rispetto della gerarchia. Non amano il confronto. Nulla viene messo in discussione, tutto viene accettato così com’é. Da qui la paura di sbagliare, di “perdere la faccia” ed un no preventivo come risposta a molte domande.
Il nome di un artista, quello di un musicista e quello di un attore.
Chalermchai Kositpipat. Pittore e artista visivo, creatore del Wat Rong Khun, il Tempio Bianco di Chiang Rai.
Carabao. Musica folk di protesta dalle regioni del Nord-est.
Chinatara Sukapatana. La studentessa in Good Morning Vietnam.
Che tipo di storie ti piace documentare?
Tutto ciò che mi colpisca a livello umano e che abbia un risvolto importante a livello sociale. Mi piace raccontare le realtà con le quali ho la fortuna di potermi incontrare. Mi dedico parallelamente anche alla fotografia di viaggio purchè riesca ad inserire un tocco di reportage al suo interno. Voglio sempre mettere in relazione il luogo fotografato con le persone che lo abitano.
Ci racconti il tuo ultimo progetto?
Si tratta di un progetto al quale sto lavorando da qualche mese. Una storia sulle coppie omosessuali fuggite dalla Russia e rifugiatesi in Thailandia (paese storicamente gay-friendly ndr) dopo le recenti leggi contro gli omosessuali emanate da Putin. È un’idea nata lo scorso agosto al Pride Photo Award durante la premiazione di Hotel Waria, il mio precedente progetto sulla casa-famiglia per transessuali in Indonesia.
Al ristorante cosa ordini?
Miang Kham. Fagottini di foglia selvatica profumata ripieni di lime, zenzero, gamberetti, cipolla, arachidi, peperoncino e scaglie di cocco.
Kaeng Phed Ped Yang. Zuppa di papera in latte di cocco con funghi, pomodorini, uva, ananas, e lemongrass.
Phak Tong Sankaya. Zucca cotta al vapore ripiena di crema di cocco.
www.giorgiotaraschi.photoshelter.com
instagram.com/giorgiotaraschi/
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