un secolo di criminalità organizzata in Italia,
andando oltre la fugacità delle pagine dei quotidiani
Il Novecento è il secolo della “rivoluzione criminale”. Mafia, ‘ndrangheta e camorra, le tre sorelle più longeve, da attività predatorie concentrate in piccole estensioni si sono trasformate in Spa multinazionali, con fatturati da capogiro e tentacoli ovunque.
La mostra ‘900 criminale ricostruisce in 39 pannelli l’evoluzione di uno dei cancri cha ha condizionato il progresso dell’Italia nel Ventesimo secolo. La si può visitare da oggi al 22 febbraio alla Villa Ghirlanda Silva di Cinisello Balsamo.
L’allestimento è stato realizzato dall’associazione storica Lapsus dell’Università degli studi di Milano grazie al finanziamento in crowdfunding di 10mila euro, raccolto con la cooperativa Eco culture e viaggi di Polizzi Generosa (PA).
Insieme alla mostra, Lapsus ha curato anche un documentario che si focalizza sull’evoluzione criminale a Milano. Dalla ligera fino agli anni Ottanta.
Sul crinale tra ricerca e divulgazione, la mostra rimette ordine a ciò che spesso sfugge nella fugacità delle pagine dei quotidiani.
Il sovraccarico di notizie ha fatto spesso perdere la distanza necessaria per comprendere appieno un fenomeno.
Ciò che invece fa ‘900 criminale: suddivide periodo in sette blocchi criminali-temporali, dall’Italia liberale agli anni Novanta.
Racconta come le mafie siano sempre presenti, lato oscuro della modernità italiana, fiume carsico che accompagna lo scorrere della vita politica del Paese, e che a tratti ne interrompe il corso con un potenza dirompente.
Per informazioni: www.novecentocriminale.it
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