Primo maggio festa dei lavoratori, non di Expo

Pubblichiamo questa nota di Andrea Cegna a proposito dell’inizio di Expo, previsto per il primo maggio, festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici. L’intervento è stato pubblicato su FaceBook in data 9 febbraio.

 

Ciao Matteo Renzi, ieri ti ho sentito parlare a Milano.

Ma quando hai detto “Siamo pronti a tutto, anche a misure normative, per evitare di fare una brutta figura internazionale il ‘1 maggio: non accetteremo che una minoranza boicotti l’evento, voglia dare di noi un’immagine che non e’ la nostra” dicevi sul serio?

Quando tu dici “nostra” di chi parli? Proprio non capisco.

Io capisco che tu non voglia fare brutta figura. Sinceramente nemmeno io. Io non voglio fare brutta figura con mio nonno per esempio. Mio nonno ha fatto gli scioperi, ha fatto i picchetti e ha sabotato le macchine della Franco Tosi per ottenere i diritti e lo statuto dei lavoratori. Non solo, mi ha portato in manifestazione il 1 maggio, quando ero molto piccolo, e mi ha insegnato che il 1 maggio è la festa dei lavoratori e delle lotte con cui i lavoratori hanno guadagnato spazi, diritti e salario. E mi ha insegnato che il 1 maggio non si lavora, e che è una data che non si può svendere.

Sai quando io penso all’immagine nostra, penso all’immagine di un paese che ricorda la sua storia e la rispetta. Quindi quel “nostra” significa che chi ci fa fare brutta figura è chi fa iniziare un evento, che di utile ha solo delle cose che hanno a che fare con chi comanda e decide per miliardi di persone nel mondo, il 1 maggio. Chi ci fa fare brutta figura è che pensa di far lavorare GRATIS delle persone offrendogli una possibilità.

 

Sai non tutto quello che è “vecchio” va buttato, e non tutto quello che è nuovo è progresso. Questa retorica lasciala agli stolti, su fa’ il serio. Tra te e Giuliano sembra che ci sia una grande simpatia, e che entrambi vi siate dimenticati che il primo maggio è UNA FESTA MONDIALE e che ha molto più valore di qualsiasi Expo. O forse non ci dite qualcosa? Non è che per far contenti i tuoi amichetti vuoi svendere la storia della festa dei lavoratori e con lei cancellare non solo il suo significato ma anche i diritti che si porta con se….cioè riuscire a togliere quello che nemmeno con il Jobs act siete riusciti a fare?

 

Sai Matteo, se tu puoi sedere su quella poltrona che occupi, lo devi ai tanti nostri concittadini che proprio lì alla Pirelli della Bicocca SCIOPERARONO nel 1943 e nel 1944 coi mitra nazisti puntati sui cancelli. Agli operai che non ebbero paura dei delatori fascisti e dei dirigenti di fabbrica asserviti al potere, ai carabinieri che arrivarono alle 5 di mattina nelle loro case tra Milano e Sesto San Giovanni per farli sparire nei vagoni piombati verso Gusen e Mathausen. Lavoratori, fabbriche, operai, ricordi? Chi ha liberato la nostra città dall’invasore, chi ha riscattato l’Italia dalla vergogna.

 

Sai Matteo io forse non ho capito, e forse mi saprai spiegare. Ma penso che tu abbia degli amici che non hanno il rispetto per la vita delle persone. I tuoi amici sono le banche, la troika, le aziende multinazionali e tutte quelle robe li. A me che tu voglia fare brutta figura non interessa. Il primo maggio non si lavora, e si manifesta. SI manifesta contro chi sfrutta e specula sulle vite.

Boicottare le mafie e la corruzione di EXPO, denunciare i danni che sta facendo al territorio milanese, ai suoi servizi pubblici e al bilancio del Comune, dovrebbe essere un dovere di ogni cittadino, non la pratica quotidiana di una minoranza che, rassegnati pure, non si arrenderà nemmeno questa volta.

Sai Matteo io non voglio fare brutta figura con mio Nonno, e con tante persone come lui nel mondo. Tu fai le leggi che vuoi, la storia ci ha insegnato che chi fa la storia è chi disobbedisce alle leggi.



Lascia un commento