di Fulvio Vassallo Paleologo, tratto dal blog Diritti e Frontiere
Dopo la visita da Obama, Renzi preme sempre di più per una serie di interventi mirati in Libia. Bombardare i barconi prima che partano, o piuttosto bombardare il processo di pace che faticosamente le componenti più responsabili della popolazione libica stavano portando avanti sotto l’egida dell’ONU.
Si ripete lo schema di altri interventi armati, prima una valanga di menzogne, poi un allarme diffuso sulla sicurezza e sul terrorismo, quindi i bombardamenti e le incursioni. Tutto in nome dell’umanitario e della lotta all’immigrazione illegale però. Vedremo domani a Bruxelles se l’Unione Europea decide in questa direzione folle, o come altre volte in passato, deciderà di non decidere, dunque di non esistere.
“Italy pressed the European Union on Wednesday to devise concrete, robust steps to stop the deadly tide of migrants on smugglers’ boats in the Mediterranean, including setting up refugee camps in countries bordering Libya. Italian Defense Minister Roberta Pinotti also said human traffickers must be targeted with military intervention”.
Anche a Malta qualcuno si accoda, ma il governo teme le conseguenze di un intervento in Libia.
Una vergogna europea, una serie di errori storici, in buona parte prodotti dal governo Renzi e dall’avvio del processo di Khartoum che ha spalancato la via alla collaborazione con le dittature dalle quali fuggono i migranti.
Intanto a Malta si svolgono i funerali delle vittime del naufragio più grande del Mediterraneo, ma i mezzi di informazione nascondono quello che possono all’opinione pubblica, filtra solo qualche foto. Vergogna che si aggiunge a vergogna.
Le alternative alla follia di interventi in Libia ed alla vergogna dei campi di raccolta esistono. Con il passare dei giorni aumentano le voci critiche. Le menzogne non reggeranno a lungo.