di Michela Chimenti, da Yerevan
Dal 22 al 23 aprile si è svolta una serie di eventi celebrativi il Centenario del Genocidio Armeno. In una Yerevan blindata, nello stesso giorno si è potuto assistere alle canonizzazione delle vittime del genocidio armeno, da parte del Patriarca Supremo della chiesa Karekin II, e al concerto dei System of a Down, gruppo metal americano di origine armena, sotto una pioggia battente che non ha mai dato tregua, nemmeno per un momento.
Anche durante l’evento principale del 24 aprile, giorno dell’anniversario del genocidio, alla presenza di una nutrita delegazione straniera, fra cui il Presidente francese Hollande e quello russo Putin, la stampa è sempre stata mantenuta lontana dal fulcro degli eventi, non senza lamentele. D’altra parte, per l’Armenia era la prima grande prova sul piano internazionale, e organizzare un evento di questa portata non dev’essere stato affatto semplice.
Il mausoleo è stato aperto ai giornalisti solo in contemporanea al pubblico: un fiume di persone che, anche solo con un fiore, ha portato omaggio alla Fiamma Eterna. Gli eventi si sono conclusi con una fiaccolata, molto sentita e partecipata, cui hanno preso parte alcune migliaia di armeni, soprattutto giovani e giovanissimi. La gallery raccoglie alcuni momenti dei giorni della celebrazione.
Piazza di Echmiadzin. Celebrazione della Canonizzazione delle vittime del genocidio (23 aprile 2015)
Echmiadzin. In attesa della celebrazione della Canonizzazione delle vittime del genocidio (23 aprile 2015)
Echmiadzin. Chiesa apostolica armena in procinto di celebrare la Canonizzazione delle vittime del genocidio (23 aprile 2015)
Yerevan. Piazza della Repubblica. Concerto dei System of a Down sotto la pioggia (23 aprile 2015)
Yerevan. Piazza della Repubblica. Concerto dei System of a Down sotto la pioggia (23 aprile 2015)
Yerevan. Piazza della Repubblica. Concerto dei System of a Down sotto la pioggia (23 aprile 2015)
Manifesto del Centenario del genocidio. Sullo sfondo la statua del momeriale
Delegazione straniera raggiunge il mausoleo del genocidio in una Yerevan deserta (24 aprile 2015)
Veglia a Tsitsernakaberd, Mausoleo del genocidio. Confine per la stampa. (24 aprile 2015)
Veglia a Tsitsernakaberd. La delegazione straniera lascia il Mausoleo. (24 aprile 2015)
Veglia a Tsitsernakaberd. Una donna attende di scendere alla Fiamma Eterna. (24 aprile 2015)
Veglia a Tsitsernakaberd. Armeni portano fiori sulla Fiamma Eterna. (24 aprile 2015)
Veglia a Tsitsernakaberd. Armeni portano fiori sulla Fiamma Eterna. (24 aprile 2015)
Veglia a Tsitsernakaberd. Armeni portano fiori sulla Fiamma Eterna. (24 aprile 2015)
Veglia a Tsitsernakaberd. Armeni portano fiori sulla Fiamma Eterna. (24 aprile 2015)
Gurgen Shabazyan, 88 anni, tiene in mano i fogli su cui ha scritto la storia della sua famiglia. Suo nonno è morto durante il genocidio. (24 aprile 2015)
Yerevan. Fiaccolata in memoria delle vittime del genocidio. (24 aprile 2015)
Yerevan. Fiaccolata in memoria delle vittime del genocidio. (24 aprile 2015)
Yerevan. Fiaccolata in memoria delle vittime del genocidio. Servizio d’ordine dei giovani in piazza. (24 aprile 2015)
Yerevan. Fiaccolata in memoria delle vittime del genocidio. (24 aprile 2015)