La storia di una famiglia, nella Boston di fine anni Settanta
di Irene Merli
TENERAMENTE FOLLE, di Maya Forbes, con Mark Ruffalo, Zoe Saldana, Imogene Wolodarsky, Ashley Aufdeheide, Beth Dixon, Keir Dullea. Nelle sale dal 18 giugno
Boston, fine anni Settanta. Cameron Stuart è un padre affettuosissimo e un marito innamorato. Ma soffre di depressione bipolare, non riesce a tenersi un posto fisso e ha appena avuto una fase down della malattia, tanto da essere ricoverato in ospedale.
Sua moglie Maggie, per il bene delle figlie, ha dovuto allontanarlo di casa, Quando Cam torna, passa il tempo a cercare funghi, cucinare pasti elaborati o lavora a centi progetti geniali e strampalati che lascia a metà. La famiglia sopravvive grazie a un piccolo aiuto economico della ricchissima nonna paterna: gli Stuart sono una delle famiglie più in vista del Massachusetts.
Maggie cerca di lavorare, ma il suo titolo di studi permette a lei e alle bambine di vivere appena sopra la soglia di povertà e, cosa più grave, Amalia e Faith sono costrette a frequentare una scuola pubblica sottofinanziata (la grande America!) Così un giorno la govane e coraggiosa madre si iscrive a un master di business administration alla Columbia University.
Vuole assolutamente trovare un lavoro migliore: le sue figlie devono avere una buona istruzione. L’università la accetta, e Maggie deve trasferirsi a New York per 18 mesi.
L’unica alternativa, a quel punto, è lasciare le bambine con l’ex marito, a Boston. Riuscirà Cameron a gestire la situazione? Per lui, padre del tutto fuori dal comune, si tratta di una grandissima prova, che affronterà con la speranza di ricostruire la famiglia. Ma sarà dura anche per le due ragazzine, che almeno all’inizio non hanno alcuna intenzione, di rendergli la vita facile.
Maya Forbes, erede della celebre dinastia editoriale e affermata sceneggiatrice televisiva, esordisce a 45 anni con la difficile storia della sua famiglia. Quello che vediamo sullo schermo è proprio ciò che è capitato a lei e a sua sorella China. “Quando avevo 6 anni il mio mondo implose”, racconta la regista. “Mio padre fu colpito da una serie di crisi maniaco-depressive, a causa delle quali i miei si separarono.
Ci trasferimmo da una casa in campagna a un minuscolo appartamento di città, a Cambidge. Mia madre non riusciva a trovare un lavoro decente e così ci lasciò nelle mani di nostro padre: tornava nei week end per aiutare e dormiva sul divano. Mia sorella e io eravamo furiose e ci vergognavamo del modo in cui vivevamo. Eppure alla fine ha funzionato”.
Da qui, da questo intenso materiale umano è nato, molti anni dopo, il progetto di “ Teneramente folle” (orrenda traduzione di “Infinetely polar bear”), un film autentico e pieno di calore, divertente, triste, con un’ironia salvifica, sugli effetti della malattia mentale su una famiglia, sull’amore e le scelte difficili che le persone devono prendere ogni giorno.
Maya Forbes ha scelto di girare lei la storia che aveva scritto, proprio perché voleva che mantenesse la necessaria carica di realtà e umanità. E ha persino scelto sua figlia per interpretare se stessa: è attraverso lo sguardo di Amelia che la regista racconta le vicende di uno meraviglioso e imbarazzante.
Al centro del racconto sono poi quattro attori irresistibili. Mark Ruffalo si candida a un Oscar per questo ruolo, in cui presta tutta la sua bravura a un personaggio complesso e contraddittorio, che passa da gesti di infinito amore a momenti di aggressività verbale e imperdonabili mancanze di responsabilità. Zoe Saldana, madre divisa tra bisogni e sentimenti è alla sua interpretazione più matura, e le due piccole sono spontanee e naturali. Bambine vere, come le voleva la Forbes.
Last but not least, una bellissima colonna sonora anni Settanta: non perdetevela, racconta molto della storia e dell’epoca.