Di Sandro Bozzolo
Contadini come loro
Oggi è un giorno vero.
Su, nella polvere, a duemilasettecento metri di vita.
Dove il latte caglia nella cenere, e le patate le cuociono con le ortiche.
Sono sceso dalla macchina e ho toccato un canto.
La canzone di benvenuto, “un invito a mangiare con noi”.
Qui ho visto un popolo vivere secondo la logica, e cioè: uomini semiaddormentati che rotolano nell’erba. Ragazze bagnate dalla pioggia di ritorno dai pascoli. Donne dallo sguardo fiero pregare per lo sconosciuto, pregare prima del pasto.
Vecchi sorridere senza pietà, senza più consapevolezza per le cose del mondo.
Tutt’intorno sono uomini con la zappa, sono campi di patate.
Sono i ragazzi che ci chiamano da lontano, per offrirci il loro pane più buono.
Sono le ragazzine della scuola superiore di questa mattina, che ti chiedono se tu sposeresti mai una ragazza dalla pelle scura, e senza aspettare la risposta ti dicono che loro non sposerebbero mai un ragazzo dalla pelle chiara perché in un modo o nell’altro farebbe dei problemi nel vederle mangiare con le mani.
È il Kenya, ma potrebbe anche essere l’Uganda, e il Ghana. Ed Elisabetta è laggiù in fondo, accanto a un fuoristrada bianco. Sta ad ascoltare i ragazzi dell’ong locale, le loro proposte e il loro impegno nel cercare soluzioni ai problemi dell’agricoltura. Parlano di SMS e di reti globali, di instant messaging che dovrebbe abbattere le barriere imposte dagli intermediari economici e governativi.
Qualche centinaio di metri più in là, un mucchio di zucche marcisce sotto il sole.
Le contadine di questa regione praticavano da anni un’agricoltura variegata, basata soprattutto sul sostentamento familiare giornaliero. Poi è arrivato il cachique politico locale e ha illustrato il suo progetto di trasformazione della zucca in polvere di zucca. Le contadine così hanno convertito il loro raccolto, si sono affidate alle promesse del potente. Oggi le zucche marciscono sotto il sole cocente.
Le zucche marciscono sotto il sole e la conversazione tra il gruppo di ragazzi prosegue. Si tratta di capire come conquistarsi la fiducia di queste popolazioni ferite, ingannate, dimenticate. Le ICTs possono essere un veicolo d’accesso ideale, perché costruiscono un legame con il mondo esterno, che spesso viene percepito come ostile, pericoloso. Costituiscono un vincolo di comunicazione paritario, che permette una comunicazione con “contadini come loro”. Le donne contadine della comunità non riescono a credere che ci possano essere “contadini come loro” disposti ad ascoltare, a dare una mano.
Il gruppo di ragazzi in maglietta verde prova a convincerli del contrario. Elisabetta scrive e registra. Oggi è un giorno vero.
Agritools è un progetto finanziato dall’European Journalism Center, con il supporto della Bill & Melinda Gates Foundation.