Periferie terre forti

Luoghi e personaggi ribelli nel libro “Periferie: terre forti” di Massimo Manzoli e Gaetano Alessi

Di Giulia Bondi
Foto tratte da periferieterreforti.com

Un viaggio tra quattro periferie d’Italia: la val Susa della protesta No Tav, il quartiere fiorentino delle Piagge, quello catanese di Librino, e infine la Calabria dell’imprenditore controcorrente Gaetano Saffioti.

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In viaggio ci sono Massimo Manzoli, ingegnere e animatore dell’associazione ravennate “Gruppo dello zuccherificio”, e Gaetano Alessi, sindacalista e giornalista di origine siciliana, curatore del dossier periodico “Emilia Romagna cose nostre” sulla criminalità e autore del blog Ad Est. Ad aspettarli, nelle tappe del loro percorso, ci sono cittadini, sacerdoti, attivisti e imprenditori che hanno deciso di non stare fermi a guardare, ma di ribellarsi all’abbandono sociale, alla criminalità, a un’idea di sviluppo basata sulla velocità e sul cemento.

Le storie che raccontano Alessi e Manzoli, nel loro libro “Periferie: terre forti”, sono storie di resistenza piena di speranza. Sono gli stessi protagonisti, dai valsusini al prete delle Piagge, don Alessandro Santoro, a definirsi resistenti, rivendicando esplicitamente un collegamento con la resistenza al fascismo nell’Italia di settant’anni fa. “Siamo partigiani perché abbiamo scelto, e perché lottiamo insieme”, è l’idea che ricorre e ritorna, tra storie e personaggi separati da centinaia di chilometri, ma accomunati dall’impegno e dall’azione.

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All’emarginazione dei quartieri dormitorio come Le piagge e Librino, dove mancano le forme elementari di presidio sociale, si contrappongono esperienze di scuola popolare, di sport come veicolo di incontro e conoscenza (come nella squadra di rugby dei “Briganti di Librino”), di lotta con un obiettivo comune che riesce a unire persone di estrazioni sociali diversissime, come accade in Val Susa.

Storie collettive le prime tre, storia individuale e di isolamento quella di Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi che per non voler scendere in alcun modo a patti con la criminalità finisce per non riuscire a lavorare. Né nella sua Calabria né al nord, in un’Emilia-Romagna che si finge diversa ma che, purtroppo, spesso, soggiace alle stesse regole e agli stessi ricatti.

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Il libro, autoprodotto e in vendita a offerta libera, si può scaricare gratuitamente dal sito periferieterreforti.com oppure acquistare sempre attraverso il sito, o alle numerose presentazioni che gli autori organizzano in diverse città del nord Italia.