Colonna destra estate 2015 / Angelo Miotto

È uscito nel 2011 e ci arrivo quindi lungo,
ma in fondo il meccanismo che sta sotto questa epica vicenda
di “fantascienza” è un genere che appassiona l’uomo da sempre. Il passato si può modificare dal futuro?

di Angelo Miotto

King. Un re, per molti il re, ma diciamo un re. Stephen, dal greco stefanòs, che porta la corona e il gioco è fatto. Come se dovessimo quasi sospettare che in un’immaginifica macchina del tempo lo scrittore sia riuscito a tornare indietro fino a condizionare la scelta del suo nome, (In realtà il padre di cognome faceva Spansky, ma lo cambiò in King, ma questa è tutta un’altra storia).

22/11/63 è un giallo di fantascienza, ma sono in molti a ritenerlo più un romanzo storico: in breve come avrete capito c’entra Dallas e l’assassinio di JFK per mano di Lee Oswald e il nostro protagonista trova una porta spazio temporale che porta sempre allo stesso giorno del mese di settembre 1958, trent’anni prima della sua nascita.

Il gioco è: fermare il fucine di Lee Oswald, dopo aver appurato che sia stato proprio lui e che non vi fossero altri a sparare quel giorno.

Il passato è un momento strano quando diviene presente, ma anche quando hai la certezza che puoi tornare nel futuro. Ma qui la teoria del battito d’ali della farfalla viene dimostrata nei fatti che si susseguono fra prove di modifiche e, poi, nella parte finale del racconto, avvincente, strutturato a perfezione, geometrico.

Insomma, chi vuole leggerlo, oltre a trovare molte informazioni che King ha studiato approfonditamente – da cui si dice romanzo storico – si ritroverà la notte a sfogliare le pagine con ingordigia, fra pennellate dei ’60 a stelle e strisce e le resistenze del tempo che cerca di opporsi con mille accadimenti alla sua modifica.

Molti di voi ricorderanno il sequel di Ritorno al futuro, oppure un bel film di Denzel Washington: Déjà vu. Oppure, per chi ama le serie TV, Fringe, con i due universi paralleli che si toccano ed entrano in collisione.

Le teorie sul viaggio nel tempo sono assai strutturate, ci parlano di paradossi e di regole dal sapore impenetrabile, eppure resta forse una delle fantasie più accese, dal professor Zapotek nelle letture di Topolino a diverse trame letterarie e cinematografiche.

La possibilità, anche solo una possibilità, di tornare indietro e poter modificare una cosa: chi non se la giocherebbe, dal vissuto personale ai grandi fatti della storia?

Uccidere Hitler. Bloccare le grandi stragi di mafia del 92/93. Smascherare gli intrighi più torpidi, eliminare gente dannosa per l’umanità. Ma poi il mondo sarebbe davvero migliore?

Quali sono le conseguenze per chi sposta anche solo una virgola da un discorso scritto? Tutto regge come prima, ma in meglio, tutto cambia, ma in meglio o in peggio?

Leggere questo libro di King aiuta a giocare con queste domande, così come farsi un viaggio anche solo su Wikipedia per cercare di capire quante e quali sono le teorie che sono state sviluppate per più presenti e più futuri. Voi che cosa cambiereste?

Buona lettura.

 

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