di Redazione
Argentina. E poi il Brasile. Magari non è ancora finito. Il progetto fotografico di Gustavo Germano è disarmante nella sua semplicità, folgorante per la sua assenza di sovrastrutture, drammatico per la sua dolorosa assenza.
Ausencias è tutto questo e molti di più. Tante, troppe persone sono scomparse nell’America Latina del Plan Condor e della sistematica eliminazione fisica delle dissidenze politiche alle giunte militari. Le persone, semplicemente, scomparivano. E non parlarne era meglio, se volevi restar vivo.
Solo dopo si è saputo delle carceri segrete, delle torture, dei voli della morte. I desaparecidos, l’emblema dell’assenza. Perché figli, madri, padri, mariti, fratelli, sorelle non hanno avuto neanche un corpo da seppellire, una tomba sulla quale piangere.
E’ accaduto anche a Germano, con uno dei suoi fratelli. Ecco che vecchie foto, quando la vita sembrava non finire mai, vengono ricomposte anni dopo, nello stesso luogo del primo scatto, accanto a quello precedente, ma con assenze. Incolmabili.
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