The shirt on your back

I costi umani dell’industria dell’abbigliamento in Bangladesh: un webdoc del Guardian, finalista ai DIG Award 2015

Il 24 aprile 2013, a Dhaka, un edificio di nove piace crolla facendo 1.1300 vittime e centinaia di feriti. Era una fabbrica in cui si confezionavano vestiti.

Esattamente un anno dopo, per il primo anniversario del peggior incidente industriale di questa generazione, quello del Rana Plaza appunto, il Guardian ha realizzato un web documentario di denuncia, articolato e forte, che svela “i costi umani dell’industria dell’abbigliamento del Bangladesh”.

Il webdoc, selezionato tra i finalisti dei DIG Award 2015, fa entrare in contatto il pubblico con i lavoratori tessili che sono sopravvissuti al disastro e con coloro che lì hanno perso i propri cari, svelando il lato umano di questo settore economico e aumentando anche la consapevolezza del lettore-consumatore.

Per tutto il tempo che si trascorre sulle pagine di The shirt on your back, infatti, sullo schermo, in basso a destra, un counter indica quanto, in quello stesso lasso di tempo, ha guadagnato un operaio bengalese per il suo lavoro e quanto, invece, hanno fatturato i grandi big del commercio di abbigliamento.

 

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