di Redazione
Melanzane, arance, angurie, pomodori e cipolle. Cinque prodotti simbolo dell’agricoltura italiana, cinque lingue diverse per raccontarli in altrettanti cortometraggi e mostrare quanto lavoro migrante c’è in tutto quello che mangiamo. Il progetto Mini expo – Made in the new Italy è l’idea che i videomaker di Zalab propongono per la settimana di chiusura di Expo. I cortometraggi, uno al giorno fino al 30 ottobre, escono la mattina sulla pagina facebook di Zalab, senza sottotitoli.
E c’è tempo fino alle 15 per giocare a indovinare qual è la lingua del lavoratore o della lavoratrice che sta raccontando la propria storia di agricoltura, legata a ciascuno dei cinque prodotti. Poi, verso le 16 di ogni giorno, saranno pubblicati i filmati completi con tanto di sottotitoli e si avrà la soluzione.
“Il cibo italiano – spiegano i promotori del progetto – è un orgoglio nazionale esportato all’estero, ma deve molto alle braccia e alla fatica di decine di migliaia di braccianti stranieri. Le loro storie e le loro culture sono poco note e spesso non hanno diritto di cittadinanza nella società italiana. Molti di loro sono soggetti a violazioni di diritti e costretti a vivere e lavorare in condizioni di assoluta precarietà”. Made in the new Italy segue di qualche anno il film IL SANGUE VERDE (prodotto nel 2009 e dedicato alle rivolte dei raccoglitori di arance di Rosarno), dalla cui esperienza è nato l’Osservatorio Braccianti, uno spazio web per la raccolta di testimonianze, denunce e iniziative, in collaborazione con TerreLibere.
Al primo che indovinerà la risposta esatta nel gioco di Made in the new Italy e la scriverà sulla pagina Facebook di Zalab sarà inviato in regalo il dvd del film Il Sangue Verde (contenente anche A Sud di Lampedusa), più il dvd di Limbo. Chi dovesse riuscire non solo a indovinare la lingua, ma anche a fornire la corretta traduzione, riceverà in regalo un intero cofanetto di film di Zalab. I cortometraggi sono stati realizzati con il sostegno di Open Society Foundations.