Rusty Radiator Award

Un premio per diffondere la conoscenza dello sfruttamento degli stereotipi sugli africani raccontati, spesso, ancora, come animali esotici, sulle immagini che creano apatia piuttosto che azione, sulle raccolte fondi che pubblicizzano l’idea che bastino pochi centesimi per fare ciò che è davvero necessario.

di Andrea Cardoni

«Africa: sento la magia, la verità di questa grande terra. Questa terra di conflitti, di asprezze, ma anche di poesia. Questa terra dove le emozioni hanno un nome. Questa terra dove non si ha paura di pronunciare la parola amore. Io sento la verità di questi luoghi, la verità di questi volti, la verità di questo sole che mi illumina l’anima!». È uno dei momenti più toccanti della fiction “Gli occhi del cuore” recitato dal divo Stanis La Rochelle.

Ma la scena è da rifare e il regista della fiction, René Ferretti, la interrompe: nella scena manca qualcosa «La Rete è stata chiara», dice al produttore «noi dobbiamo fare l’Africa come piace alla gente: bambini poveri con le panze gonfie, polvere, povertà e povertà».

Se questa puntata di “Boris”, la “fuori serie italiana” da cui è tratto questo brano, fosse stata mandata in onda quest’anno avrebbe vinto a mani basse la terza edizione del Golden Radiator Award (il premio del termosifone d’oro) e il cast di Boris sarebbe volato fino a Oslo, in Norvegia, per ritirare il premio organizzato dalla ONG norvegese Saih e finanziato dall’Agenzia Norvegese per la cooperazione. Scopo di Saih è diffondere la conoscenza dello sfruttamento degli stereotipi sugli africani raccontati, spesso, ancora, come animali esotici, sulle immagini che creano apatia piuttosto che azione, sulle raccolte fondi che pubblicizzano l’idea che bastino pochi centesimi per fare ciò che è davvero necessario.

Sei video

Insieme alla campagna Africa for Norway (con il ribaltamento di We are the world dove cantanti africani che raccolgono fondi, o meglio termosifoni, per i norvegesi vittime del freddo e della neve), da tre anni Saih ha istituito un concorso, con votazione online, per decidere a quale ONG dare il Rusty radiator Award (“premio termosifone arrugginito“) per i peggiori video prodotti nell’anno e, appunto, il Golden Award Radiator (“premio termosifone d’oro”) che invece è per il video più creativo.

 

Quello dei confini tra l’etica e la pornografia emotiva nelle campagne di fundraising è un dibattito che non troverà mai una soluzione: in Irlanda hanno si è provato un codice di condotta per le organizzazioni. A ben vedere, poi, è anche utile scriverne, di tanto in tanto, per alimentare le pagine dei siti che lo ripropongono (tranne Qcode, ovviamente). È di pochi giorni fa, infatti, l’articolo della BBC che con la storia di quello che è diventato il meme del “bambino scettico del Terzo Mondo” si chiede: cosa ci dice una foto virale sulla povertà infantile in Africa? (FOTO in allegato). In Italia qualche mese la rivista Africa scrisse un editoriale contro lo spot della campagna anti malnutrizione di Save the children. Pier Mazzola e Marco Trovato, di Africa, parlarono di «immagini del dolore per impietosire e strappare nove euro al mese». Save the Children comunicò che lo spot «ci ha consentito di acquisire più di 14.000 nuovi donatori regolari» e rispondendo all’editoriale che il video era «un modo per mostrare un’ingiustizia che non può essere più accettata».

Queste sono le nomination per il termosifone arruginito decretate dalla giuria composta da Samuel Gwenzi (attivista dello Zimbabwe), Rafia Zakaria, David Girling e Bruno Runganzu (artista ugandese):

Feed a Child – One World Campaign – Jack Stone

Commento della giuria: sembrava Band Aid Sud Africa 2015. Si riproducono immagini stereotipate di bambini in attesa di soccorso. Secondo Bruno Ruganzu «Sembra che genitori del continente africano non possono prendersi cura dei propri figli: solo i salvatori bianchi possono aiutarli a farlo».

 

Band Aid 30 – Do They Know It’s Christmas?

Commento della giuria: Band Aid 30 ha contribuito alla diffusione di disinformazione e stereotipi dell’Africa come un paese pieno di miseria e le malattie. Sembra che un gruppo di vip, unendo le forze, possa salvare l’Africa da Ebola.

 

HAF Fundraiser Campaign Video – Aid for African Children

Commento della giuria: una produzione vecchio stile con una infarinatura di una offensiva pornografia della povertà. Promuove l’Ossessione del Salvatore Bianco.

 

Poi ci sono i candidati al termosifone d’oro. I vincitori verranno annunciati il prossimo 17 novembre a Oslo, e purtroppo non ci sarà Boris. Vi vengono in mente altri spot che meritano un termosifone arrugginito? Di quanti video e immagini abbiamo bisogno per far aumentare il prezzo del nostro essere buoni? Intanto votate qui