a cura di Gabriella Ballarini e Clara Capelli
In ricordo di Gianmaria Testa
Ho camminato Gerusalemme per un giorno solo di Annalisa Bergantini
E come nel viaggio di Annalisa, un incontro.
Mi porto addosso, di te, soltanto il meglio di te.
La faccia più incerta che fai
Le cose che non mi dirai…
E casomai, mi dimentico già, di chiederti come si sta.
… tu che mi guardi, io che guardarti davvero non so.
Mi ricordo di Andrea Cardoni
…e poi tutto diventa un ricordo
un lampo, perché la vita è subito
il tempo, soltanto il tempo di una fotografia
ma, se la vita è adesso, non farà lo stesso dirsi di no…
Questa vita addosso, è tutto quel che posso, quello che ho.
Tra lampi e abbagli, rovistando tra i ricordi.
E ci passa sui piedi e poi tutto diventa un ricordo.
Storia di Deyda e di minori non accompagnati di Emanuela Barbiroglio
“Fin da Alessandria si sente il mare” cantava Fossati in una celebre canzone e con ragione. Il piemontese Gianmaria – figlio di agricoltori, creatura di terra – ha sempre cantato il mare e il viaggio, anche e soprattutto quello sofferto dei migranti. A loro dedicò nel 2006 il concept album “Da questa parte del mare”.
“Ritals” era il termine con cui belgi e francesi chiamavano gli immigrati italiani. Perché alla fine del viaggio, per quanto difficile, non c’è la terra promessa, ma una lunga traversata fra disprezzo ed emarginazione.
lo sapevamo anche noi
il colore dell’offesa
e un abitare magro e magro
che non diventa casa
Afghanistan, più paura del futuro che del sangue di Laura Cesaretti
Quando il futuro non c’è, quando il mondo viene da te, ti mette sottosopra e poi si stanca e guarda altrove, dimenticandoti, allora si sente il bisogno di parole nuove, parole accese. Una preghiera perché la vita apra una finestra verso sogni e speranze possibili.
e giorni cosi bianchi di parole accese
da non poterti dire come
tu trovameli adesso, Vitamia, trovali
portameli qua
e giorni cosi bianchi di finestre accese
e di parole nuove
Parigi o la nuova Atene di Valeria Nicoletti
Sappi che tutte le strade, anche le più sole
hanno un vento che le accompagna
e che il gomitolo, forse
non ha voluto diventar maglione
che preferisco non imparare la rotta
per ricordarmi il mare
Battesimo a Gerusalemme di Laura Silvia Battaglia
Gerusalemme è una piccola regina che presiede alla corrida della vita. Un battesimo a osservare la lotta tra toro e toreador per la bella e crudele sovrana, col sangue delle vittime che si mescola a quello dei carnefici.
“E’ così l’amore piccola regina,
un toro nel ventre
e il sorriso sulle labbra
lustrini e sangue
dolce sogno”
La matita di Enrico Natoli
La matita disegna un uomo solo che chiede spiegazioni.
Gianmaria Testa e sentirsi soli.
Mi sento solo.
Solo, come quei balconi con le tapparelle abbassate.