Veronica Onofri ha terminato il suo cliQtakeover, potrete seguire il suo viaggio quotidiano sui mezzi pubblici di Genova dal suo account @onofrive: noi vogliamo ringraziarla per questo ritratto di varia umanità che ci ha regalato con #daily, una settimana in cui ci ha fatto sedere accanto ai suoi compagni di viaggio.
Adesso tocca a @giduso Giacomo Dusina, che si è appassionato alla fotografia e al fotogiornalismo soltanto un paio di anni fa dopo un’esperienza in Ecuador, dove ha sentito il bisogno di trovare un mezzo per mostrare e raccontare la realtà umana che lo circondava.
Per questo si è iscritto al corso di fotogiornalismo di Polifemo Fotografia a Milano, tramite il quale ha partecipato alla mostra collettiva degli studenti con la serie “Visibili”, riguardante i senzatetto di Brescia. Laureato in scienze politiche a Milano e in cooperazione internazionale a Bergamo, è da sempre interessato ad ogni tematica sociale e culturale, trovando nella fotografia il mezzo ideale per indagare e conoscere. Vorrebbe fare del fotogiornalismo un impegno a tempo pieno, oltre che una scusa per essere sempre in viaggio. Nel frattempo è possibile trovarlo sui social, con punto di riferimento www.giacomodusina.com
Giacomo perchè usi Instagram spesso e volentieri?
Mi piace molto Instagram perchè dà uno stimolo continuo a fare fotografie di qualità, raggiungendo un pubblico potenzialmente vastissimo. Il fatto che visualizzando il profilo di un fotografo vengano mostrate immediatamente soltanto le ultime foto fatte costringe a mantenere sempre un livello massimo di qualità, per cui cerco di non pubblicare immagini che non mi convincono pienamente. Il lato negativo di Instagram, inevitabilmente, è che si trova di tutto, per cui per goderne appieno bisogna selezionare accuratamente chi seguire e apprezzare. Anche la novità annunciata da Instagram di non mostrare più le fotografie in senso cronologico mi preoccupa perchè ho paura di perdermi immagini di fotografi che apprezzo molto.
Cosa vedremo in questa settimana di cliQtakeover?
Durante la prossima settimana pubblicherò fotografie dalla mia serie “Moto Vietnam”, realizzata in viaggio lo scorso febbraio, in cui ho cercato di mostrare il paese asiatico fotografandolo esclusivamente dal mezzo che lo rappresenta di più: la motocicletta. Mentre in passato le strade delle città vietnamiti erano piene di biciclette, oggi la moto è diventato il mezzo largamente più diffuso. Circa 40 milioni di moto, più di una pro capite, affollano le vie di un paese che presenta ancora i segni di un passato terribile ma la cui crescita economica oggi non accenna a rallentare. Nelle fotografie ho cercato di mostrare anche l’aspetto rurale vietnamita, che connota ancora fortemente la vita di milioni di persone.
Un cliQtakeover in differita, con immagini preziose che ci portano in Asia.
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