di Ilaria Poerio
Bourdeaut le storie se l’è dovute raccontare da solo e Aspettando Bojangles non è che il risultato di un incredibile esercizio di fantasia eseguito con maniacale perizia.
Bojangles danza con le sue scarpe rotte e i pantaloni larghi
danza, per tutti e per nessuno,
piange un minuto per un dolore vecchio
e torna a danzare.
Come Bojangles un padre una madre e un bambino danzano, e ridono e danzano ancora. Fanno della loro vita la bugia più clamorosa che vi possa essere per tenere fuori dalla porta la disperazione, la banalità, il mondo.
Tutti avremmo voluto almeno una volta nella vita essere quel bambino, abile a mentire a dritto e a rovescio, con una gru per migliore amico e una madre che cambia nome ogni giorno.
Tutti avremmo voluto almeno una volta nella vita vivere giorni spensierati, sulle note della stessa canzone, in una casa che sembra un circo equestre, dove le lacrime sono state bandite e la menzogna è arte e salvezza.
Tuttavia quando è il nostro nemico peggiore a mettere sul piatto il disco che vorremmo ballare, la musica si affievolisce anche se tendiamo l’orecchio e chiediamo agli altri di fare silenzio.
È in quel momento che la felicità ci sfugge, è lì davanti a noi, appena un metro più avanti, un gradino più in basso o più in alto, non troppo lontana, ma comunque irraggiungibile.
Quel che è certo però, e Bourdeaut lo sa bene, è che se ci terremo per mano fino a farci arrossare le nocche, e ci ameremo fino allo sfinimento e balleremo come forsennati anche se la musica si percepisce appena, allora sì che riusciremo ad afferrarla di nuovo, impedendoci di precipitare.
Titolo del Libro: Aspettando Bojangles
Autore: Olivier Bourdeaut
Traduzione di Roberto Boi
Editore: Neri Pozza
Prezzo: 15 euro
Data di Pubblicazione: 2016
ISBN-10: 8854512435