Frammenti di Kurdistan
di Linda Dorigo
Le colline della regione di Barzan diventano morbidi scampoli su cui si lascia scivolare la fantasia. Pecore al pascolo. Bambini inseguono farfalle. Qui nacque Mustafa Barzani, guida suprema della rivoluzione curda, e Sheikh Ahmed Barzani, fratello di Mustafa, che riunì sotto il proprio comando diverse tribù curde dando vita alla tribù Barzani. L’ultima campagna Al-Anfal si è dispiegata nella roccaforte del partito Democratico del Kurdistan- Kdp.
Asia e Haibat sono due vedove Anfal.
Come loro migliaia di donne ancora aspettano il ritorno di mariti e fidanzati catturati nel campo di detenzione di Qushtapa e mai più riabbracciati. “Non ci possiamo sposare – spiegano – e se fossero ancora vivi?”.
Private dei loro uomini, le vedove hanno dovuto arrangiarsi. Un lavoro soprattutto, due dinari al giorno per raccogliere pomodori, fare le pulizie, o spaccarsi la schiena nei cantieri portando sacchi di cemento come Asia. L’anziana donna continua a ripetermi di mangiare i semi di lino. Si è trasferita a Kanidera insieme all’amica per sentirsi meno sola e il cibo sembra essere una buona distrazione.
La sua casa si concentra in due stanze vuote dove vive in contemplazione delle icone appese del marito e del figlio.
Con lucidità ricorda minuto per minuto la testimonianza al processo contro il raìs di Baghdad. C’era anche lei, seduta nel tribunale che nel dicembre 2006 ha condannato Saddam Hussein. Sincera e tremante gli ha detto: “Dio ti giudicherà per quello che ci hai fatto”.