La Siria ti riguarda? #SupportSyria

Nelle bacheche bolognesi i poster di #SupportSyria
di Ambra Notari

BOLOGNA – “Abir voleva diventare un’insegnante, ma una bomba ha distrutto la sua scuola. Ora vive in tenda con altre nove persone”. “Maan stava studiando per diventare guida turistica in un paese meraviglioso, la Siria, ora distrutto”. “Quando Fatima è arrivata in Libano dalla Siria era incinta. Suo figlio è nato nel campo profughi di Al Qaa”. I volti, i nomi e le storie di Abir, Maan, Fatima – simbolo dei tanti altri rifugiati siriani di cui spesso si parla come fossero solo numeri – tappezzano le bacheche del centro storico di Bologna, in via Indipendenza e in via San Giuseppe, per la campagna “#SupportSyria – la Siria ti riGuarda”, che ha unito il talento di Dronio, la street poster art del circuito Cheap on Board e il lavoro della onlus Gvc, impegnata  dal 2011 in Siria e in Libano.

“È da tempo che lavoriamo su azioni collegate alle attività che Gvc porta avanti nei due Paesi mediorientali – spiega Flavio Tieri –. La prima, era stata il documentario “Syrian Edge”. Poi abbiamo pensato a una campagna sociale congiunta con Cheap. #SupportSyria nasce così, per informare l’opinione pubblica sulla vita quotidiana di chi, per colpa della guerra, ha dovuto lasciare la propria casa, il proprio lavoro e la propria vita”. La guerra in Siria, scoppiata ormai 5 anni fa, ha distrutto le vite e i sogni di 4 milioni di persone che sono state costrette a lasciare il proprio paese o a spostarsi obbligatoriamente, e in continuazione, per sfuggire alle battaglie che si allargano e si spostano come si sposta il fronte di guerra. Oltre 1,2 milione di rifugiati ha meno di 18 anni e 2,1 milioni di bambini non va più a scuola, e altri 1,4 milioni rischiano l’abbandono per i continui spostamenti.

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Tieri definisce la campagna “molto urbana”, con colori forti che colpiscono e obbligano il passante ad alzare lo sguardo o a staccare gli occhi dallo schermo del cellulare. La potenza delle immagini è merito della maestria di Dronio, fumettista e illustratore bolognese, impegnato soprattutto con la Mervel America: “Abbiamo pensato che, da un punto di vista comunicativo, i disegni fossero di maggiore impatto rispetto al materiale fotografico. Capita che su certi temi la fotografia generi rifiuto, il disegno più empatia. Vogliamo veicolare un messaggio di solidarietà, parlando soprattutto a un pubblico giovane”. Le 8 storie sono tratte proprio da “Syrian Edge”. Dronio le ha reinventate e colorate, per raccontare come la guerra possa coinvolgere le persone all’improvviso, cambiandone drasticamente il futuro e le prospettive di vita: “Colori forti e piatti, per farle spiccare sui muri ocra e rossi di Bologna. Il nostro obiettivo è ridurre la distanza tra chi guarda e chi è rappresentato. Ci sono un’insegnante, una guida turistica, una studentessa: in molti possono immedesimarsi con loro, capire che in fondo, la Siria e quella guerra, non sono così lontani da noi”.

Lunedì 12 settembre, sempre a Bologna, alle Serre dei Giardini Margherita, in collaborazione con Kilowatt, è stata presentata ufficialmente la campagna #SupportSyria nell’ambito delle anteprime del Terra di Tutti Film Festival, organizzato da Gvc e Cospe dal 12 al 16 ottobre. Per sostenere la campagna #SupportSyria, www.GVCforSyria.org.